Fila alla casa del market dove abitualmente faccio la spesa.
Una signora anziana con i capelli cotonati ha occupato tutto lo spazio disponibile per caricare le buste con il suo cestino rosso, la sua spesa e le sue buste personalizzate. Parla a raffica con la cassiera chiedendo delucidazioni sul concorso nuovo e non si sposta e non imbusta e non lascia passare gli altri clienti. Parla a mitraglia, se la ride da sola e tu... in fila... aspetti paziente che la signora si decida a parlare e agire nello stesso momento.
Arrivato il mio turno - la signora è appena uscita - il ragazzo davanti a me, che doveva pagare solo un pacco di rasoio, rivolgendosi alla cassiera le fa: "In bocca al lupo!"
La cassiera sorride e dice: "Fa sempre così. Mi chiede sempre le stesse cose e non si rende conto che non può bloccare la fila."
Io intervengo dicendo che quando si lavora con il pubblico devi un po' farti crescere il pelo sullo stomaco o altrimenti esci di testa. La cassiera mi da ragione e inizia a elencarmi una sfilza di comportamenti assurdi.
Io ascolto, curiosissimo: a quanto pare, l'affronto più grande che puoi fare a una cassiera, è quello di entrare in un market Sigma e chiederle se puoi appoggiare le buste - PIENE!!! - della catena Eurospin sul rullo della SUA cassa.
"Faccio in un attimo!... E poi, la maleducata, sparisce nei corridoi del market e quando ritorna ha comprato solo una confezione di varechina perché da noi è in offerta e costa meno! Ma ti rendi conto???"
Io annuisco e dico solo: "Cafonerie commerciali!"