Si svolgerà Domenica 21 Novembre a Cagliari il prossimo appuntamento con la rassegna “Viaggio nella Storia”, organizzata e curata da Pierluigi Montalbano. Tema della giornata sarà l’arte orientale. Ruben Fais introdurrà la giornata alle 10.30 con una relazione intitolata “Iconografie del Cristo e del Buddha: influenze, simbologia e significati.” Dopo il dibattito si pranzerà al ristorante “Da Noi Due”, nel Corso Vittorio Emanuele, con il consueto pranzo di tradizione locale a 25 Euro, arricchito dalla fregola con arselle, la prelibata specialità del gestore Caredda. Nel pomeriggio ci saranno tre visite guidate nei musei di Castello: alle 16 la Pinacoteca Nazionale, alle 17 il Museo Cardu, e alle 18 il Museo Archeologico. Prezzo complessivo della visita sarà 2 Euro.
La Pinacoteca Nazionale di Cagliari, situata all’interno del complesso museale della Cittadella dei Musei, nasce sulla preesistente struttura del Regio Arsenale.
Dopo essere stata ospitata fin dalla fine dell’Ottocento nel Palazzo delle Seziate nella vicina Piazza Indipendenza e, per più di un secolo, chiusa al pubblico, ha trovato la sua definitiva collocazione nell’attuale sede inaugurata nel 1992.
Dal punto di vista architettonico l’edificio rappresenta un interessante connubio tra le antiche mura spagnole, progettate da Rocco Capellino ed ampliate da Giorgio e Jacopo Palearo nel XVI secolo, e l’attuale assetto razionalista moderno che perfettamente si inserisce all’interno del suggestivo quartiere medievale di “Castello”.
La sua felice ubicazione offre al visitatore un’incantevole veduta panoramica della città di Cagliari.
Il primo nucleo della collezione pittorica si formò nel XIX secolo quando, a seguito della soppressione degli enti ecclesiastici nel 1866 e della distruzione nel 1875 della chiesa cagliaritana di S. Francesco di Stampace, confluirono nel patrimonio dello Stato numerosi dipinti. All’inizio del Novecento nuove acquisizioni e donazioni hanno arricchito la Pinacoteca di una interessante e bella collezione etnografica (tessuti, splendidi gioielli sardi, arredi, ceramiche e armi), che viene esposta a rotazione. Dal 1919, inoltre, fa parte della collezione uno straordinario acquamanile a forma di volatile, realizzato nel XII secolo da un artista di cultura bizantina, raro pezzo di scultura bronzea simile, per fattura e decorazione, all’esemplare “gemello” del Museo del Louvre.
L'intero patrimonio della Pinacoteca consta di ben 1272 pezzi, tra dipinti, oreficeria, tessuti e ricami, materiale lapideo e stemmi, armi, arredo domestico, cestini e intrecci, ceramiche, arredo liturgico e sculture.
La Collezione Cardu presenta una notevole varietà di pezzi artistici di origine e di culture asiatiche diverse. Accanto a oggetti d’arte di tema religioso sono esposti oggetti d’uso domestico, preziosamente lavorati. Varie statuette e oggetti d’avorio lavorati con stupefacente bravura sono di produzione giapponese, come pure le “TSUBA” (rondelle che proteggevano la mano che impugnava la spada), manufatti che rivelano una rara capacità artistica. Tra le porcellane emergono quelle cinesi del periodo MING e dei primi imperatori QING notevoli per bellezza di forma, qualità, decorazione, smalti, ornato e una tecnica esecutiva di altissimo livello.
Una parte assai rara della collezione è costituita dalla numismatica, con monete risalenti all’XI secolo fino alla fine dell’800. Una sezione del Museo è dedicata alle armi: raccolta di grande interesse, soprattutto per la presenza delle armi siamesi; tra queste prevalgono i pezzi di lusso, realizzati con abbondante uso d’argento, di raffinatissima lavorazione. Scolpite con maestria sono le parti in avorio. Molti degli esemplari esposti erano destinati solo alla parata e fra questi spiccano le lance della guardia reale siamese e un paio di rare “lance di stato” della Malacca. Caratteristici sono i pungoli da elefanti, talvolta utilizzati come armi. Un piccolo gruppo a sé è costituito dagli oggetti di uso rituale, in particolare i “pugnali da esorcismi” impiegati nella medicina tradizionale. La collezione arriva a Cagliari nei primi del Novecento grazie a Stefano Cardu (Cagliari 1849-Roma 1933) che ritorna in Europa, dopo aver navigato a lungo per i mari di tutto il mondo ed essersi fermato per oltre vent’anni nel Siam, l’attuale Thailandia.
Ciccando su questi link potrete ripercorrere le precedenti tappe della rassegna:
http://pierluigimontalbano.blogspot.com/2010/11/rassegna-viaggio-nella-storia-barumini.html
http://pierluigimontalbano.blogspot.com/2010/10/villanovaforru-e-i-nuragici.html
http://pierluigimontalbano.blogspot.com/2010/10/viaggio-nella-storia-castello-di.html
Immagini tratte da panoramio.com e imagocontact.it