Cagliari, avanti tutta!

Creato il 28 gennaio 2013 da Ilnazionale @ilNazionale

29 GENNAIO – Dopo avere chiuso il 2012 nel modo meno roseo possibile, con un gioco ancora bloccato e una posizione in classifica da far paura, il Cagliari ha finalmente tirato fuori quello che i tifosi desideravano da tanto tempo e che ci ha consentito di rimanere tutto questo tempo nella massima serie: la grinta.

Molti sono soliti a ricordare la partita prenatalizia con la Juventus come la quinta senza punti e come l’ennesimo esilio in Penisola, a causa dell’inagibilità dello stadio “Is Arenas”, dettata ancora dal solito “balletto burocratico”. E invece è proprio da lì che dobbiamo partire, da quella notte umida di Parma, colorata di bianconero, e da quella stessa notte quartese, accesa invece dalle proteste contro il sindaco e contro tutta la dirigenza rossoblù. E’ da quella notte che il Cagliari ha iniziato un percorso che gradualmente l’ha portato a ritrovare se stesso e a riaccendere non solo i motori ma anche il cuore di tutti i tifosi. La squadra ha ritrovato il carattere e la forza di volontà che sembravano ormai perduti, tenendo testa ai campioni d’Italia, ridando a Pinilla la gioia del goal e assaporando la dolcezza di aver messo paura a un avversario nettamente superiore. La sconfitta è stata frutto di un intreccio di elementi e fattori che i letterati potrebbero chiamare “concause” ma che nello specifico possono essere identificabili nel connubio tra ingenuità difensive, le stesse che hanno causato l’espulsione di Astori, e tanta sfortuna.

Le vacanze natalizie ci hanno aiutato a maturare e a far crescere in noi la consapevolezza che il campionato è ancora apertissimo e possiamo certamente dire la nostra per quanto il riguarda il discorso salvezza. Quello che purtroppo manca è il gioco, ancora ben lontano dai fasti del passato e decisamente impacciato ma con alcune punte di genialità, come si è potuto constatare nella partita giocata a Roma contro la Lazio (5\01\13).

Per quanto riguarda la difesa, il lavoro finora svolto da Pisano e da Avelar nella loro posizione è più che sufficiente ma il centrocampo, con Ibarbo e Dessena che alternativamente suppliscono all’assenza di Cossu, è in una continua fase di “work in progress”, dato che deve costantemente rispondere alle manchevolezze di un attacco piuttosto spento, se si eccettuano le genialità del giovane Marco Sau.

In un tempo di ristrettezze economiche come quello che stiamo attraversando ogni società cerca di mettere il meno possibile mano al portafoglio e il Cagliari ha da sempre seguito questa filosofia. Chiedere un rinforzo, approfittando degli ultimi “saldi di riparazione”, a una società che per la prima volta sta affrontando una situazione economica interna non felice (e forse tutti noi sappiamo il perché) sarebbe certamente un delitto quantomai inutile. Infatti, il Cagliari necessiterebbe di un giocatore d’esperienza, carismatico, di un vero leader che possa guidare in attacco la squadra; ora però è mantenere la rosa intatta e rispedire eroicamente al mittente le generose offerte europee per i nostri pezzi pregiati, almeno sino alla fine della stagione. Ora andiamo avanti così come siamo, fieri e compatti, con la stessa forza di volontà che ci ha permesso di piegare il Genoa, nostra diretta concorrente nella rincorsa alle posizioni di classifica più tranquille, e di strappare un punticino d’oro a Bergamo.

Domenica il Cagliari giocherà a Roma contro i giallorossi e dopo sono in programma altri importantissimi match, da affrontare sempre con la brama di far punti. Gli obiettivi rimangono sempre gli stessi: vincere e con il gioco convincere.

Gianmarco Cossu