Il piccolo paziente è stato dimesso dopo le cure e alcuni giorni di osservazione ma i militari hanno sottoposto a sequestro amministrativo gli scaldaletto elettrici, dello stesso modello consegnato dai denuncianti, in un grande magazzino cinese di viale Monastir e hanno avviato controlli in tutti i depositi di materiale di produzione cinese.
Il bambino aveva manifestato le prime lesioni cutanee dopo aver dormito nel letto riscaldato dalla moderna «borsa dell'acqua calda» acquistata da un ambulante orientale.
Gli investigatori attendono i referti dell'ospedale per conoscere l'agente scatenante delle lesioni: tra le ipotesi ci sono un cattivo funzionamento del termostato, oppure la membrana troppo sottile del contenitore dell'acqua, o ancora una reazione allergica causata dal materiale o dai coloranti che rivestono la borsa.
Campioni del materiale sequestrato sono ora sotto esame nei laboratori dell'Arma.