Cagliari: bimba in ostaggio per costringere madre a prostituirsi

Creato il 14 aprile 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

Stanca delle continue vessazioni e dalla minaccia di estendere le violenze alla figlioletta di due anni e mezzo, la donna ha contattato la Polizia che è subito intervenuta nel campo nomadi alla periferia di Assemini (Cagliari) alla ricerca della piccola. 
Gli agenti della Mobile, diretti da Leopoldo Testa, hanno dovuto cercare a lungo perchè il clan che ha il controllo del campo ha opposto mille difficoltà e numerosi testimoni hanno dichiarato che la piccola era figlia di Ileana Unguru e non della denunciante. Solo quando è stato possibile far incontrare la bimba con la vera madre è emersa la falsità di quanto asserivano la Unguru e e gli amici di Florin Mihai, il «padrone» della donna che da mesi veniva costretta a prostituirsi e a versargli tutte le somme incassate proprio con la minaccia di ritorsioni sulla bimba. 
Mamma e figlia, che hanno pianto a lungo dopo esser tornate assieme, sono state affidate ad una comunità protetta dove, secondo i poliziotti che sono diventati contemporaneamente i loro liberatori e angeli custodi, potranno riconquistare la serenità. Mihai, fuggito dopo l'arrivo della «Mobile» nel campo, è stato bloccato da agenti della Polmare a tarda notte a Olbia mentre tentava di imbarcarsi su un traghetto per Livorno ed è stato riaccompagnato a Cagliari
Mihai e Unguru sono stati arrestati con l'accusa di sottrazione di minore, induzione e sfruttamento della prostituzione. Altre persone del campo dove vivevano la vittima e i suoi aguzzini, potrebbero essere denunciate per gli stessi reati nelle prossime ore.

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