Cagliari campione d’Italia Lo scudetto merita una strada o una piazza

Creato il 28 marzo 2012 da Yellowflate @yellowflate

Si è tenuta nei locali della Figc di Cagliari la conferenza stampa per l’illustrazione dell’ordine del giorno per dedicare una via di Cagliari ai campioni d’Italia 1969/70.
Hanno partecipato oltre ai due consiglieri IdV, i campioni d’Italia Tomasini, Greatti, Brugnera, Poli, Reginato con ospite gradito l’ex rossoblu Gigi Piras.
Assente giustificato Gigi Riva causa una brutta influenza, anche se durante la conferenza ha chiamato al telefono per ringraziare i proponenti per la gratificante iniziativa.
Il primo firmatario Ferdinando Secchi ha affermato “Lo scudetto del Cagliari sgretolò un luogo comune molto in uso in Italia: quello sulla Sardegna lugubre e arcaica, rifugio di banditi spietati e di pastori ruvidi e antipatici. In effetti la nostra era una terra che prima della vittoria dello storico scudetto era nota soprattutto per il fenomeno dell’anonima sequestri.

Con lo scudetto si ebbe la ribalta per la città e da quel momento ci fu anche una sorta di sdoganamento da terra con grossi problemi a protagonista della scena in positivo.
Una rivincita morale di tutti sardi e dei nostri emigrati che seguivano la squadra  in tutti i campi d’Italia diventando insieme alla squadra protagonisti e vincitori.
Tutto concorre dunque a definire lo scudetto del Cagliari come un’eccezione, con una forza eccezionale che le vittorie sportive sanno trasmettere meglio di qualunque altro messaggio.
L’isola orgogliosa contro il continente tiranno. La piccola squadra meridionale che mette alla berlina le grandi ricche del Nord, abituate a dominare.
In definitiva il riscatto sociale di una Regione povera e il potere di un sogno che si realizza mediante il calcio.
Per tutti questi motivi ritengo sia finalmente doveroso dedicare a quella compagnia una strada o una piazza di Cagliari.
Secchi ha dichiarato che questa da sempre era una sua idea ma di aver anche recepito le richieste di numerosi gruppi di facebook che dedicano al Cagliari dello scudetto delle discussioni interessanti con numerosissimi partecipanti.
Tra i quali anche Nastasio, Mancin, Niccolai, la sorella di Zignoli, il figlio di Hitchens, Tampucci, Diomedi, ed altri illustri calciatori ed allenatori del passato.

Ci sono ancora molti libri che vengono ancora scritti sull’argomento e tutt’ora se facciamo un giro per la città in molti locali commerciali (bar, ristoranti e botteghe) sopratutto in quelli storici, si trovano ancora appese in bella mostra foto della squadra in tricolore o foto autografate dei protagonisti.
Rivolgendosi ai calciatori presenti Ferdinando Secchi ha affermato: queste attestazioni di stima regalano un quadro di umanità vera che rende ancora più grande il loro essere stati campioni e la scelta romantica fatta da circa la metà dei protagonisti di non lasciare Cagliari inserendosi nel tessuto sociale della loro città.
Quando chiedono  a qualcuno di loro il motivo di tale scelta, le risposte sono molto toccanti per il legame indissolubile con la nostra città, ma quella di Gigi Riva è particolarmente toccante:
«Sono a Cagliari da quando avevo diciotto anni; tutta una vita.
Se avessi vinto tre Coppe dei Campioni con la Juventus, sarei stato meno felice. Ancora oggi ricevo molte cartoline da molte località di questa splendida isola, con scritto solamente: grazie. E quando penso che ho fatto contenta questa bellissima gente, sono contento anch’io».


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