Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena capitali italiane della cultura per il 2015. “Dall’anno prossimo una città all’anno”

Creato il 11 aprile 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Dalla sfida per diventare capitale europea della Cultura del 2019, a capitali italiane della cultura per il 2015. Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, che hanno conteso a Matera il titolo europeo, sono per quest’anno le cinque città “regine” della cultura e dell’arte nel nostro Paese con un programma di iniziative, presentato ieri al Mibact, fitto di eventi che sono, in sostanza, frutto del lavoro già svolto per la corsa a capitale europea.

La creazione della Capitale italiana della cultura. ”L’esperienza straordinaria della competizione per la Capitale Europea della Cultura, vinta da Matera – ha spiegato il ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini – ci ha spinto a creare la Capitale italiana della cultura. Del resto, l’Italia è il Paese del museo diffuso, delle cento città d’arte, dei mille borghi. Avere ogni anno una città che diventa capitale italiana della cultura – ha continuato Franceschini – sarà un grande veicolo di valorizzazione, di promozione turistica, di investimento sul recupero dei beni monumentali e sulla produzione di eventi culturali. Per il 2015 abbiamo pensato di attribuire il titolo contemporaneamente alle cinque città che avevano partecipato alla competizione per la Capitale Europea della cultura”. “Dall’anno prossimo sarà capitale una città all’anno”, ha sottolineato Franceschini auspicando “che questo sia il punto di partenza di un percorso di valorizzazione del nostro Paese che tutti invidiano. Un Paese, il nostro, che non ha soltanto una grande capitale o alcune grandi città, ma ha la bellezza dappertutto”.

Un progetto, quello della capitale italiana della cultura, che sarà finanziato dallo Stato. Ciascuna città, infatti, riceverà un milione di euro per le attività e gli interventi. Risorse che vengono messe a disposizione dal Mibact (che erogherà 4 milioni) e dal Cipe che garantirà un milione di euro.

Scendendo nel dettaglio dei diversi programmi, Lecce punterà “sull’accessibilità, sull’innovazione e sul potenziale umano”, ha evidenziato l’assessore alla Cultura Luigi Coclite. Tra gli eventi che caratterizzeranno il capoluogo salentino spiccano, in particolare, la decima edizione di “Locomotive jazz Festival”, una rassegna jazz durante la quale la città diventa un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto, e “Cortili aperti”, un’iniziativa che mira ad offrire al pubblico scorci segreti di residenze private.

“Il nostro obiettivo – ha poi detto il primo cittadino di Cagliari, Massimo Zedda – è stato quello di non disperdere lo sforzo fatto per concorrere alla designazione di Capitale Europea della Cultura 2019. Vogliamo anche creare rapporti tra l’Italia e il Nord Africa”. La città diventerà scenario di innovazione e creazione con “Contemporaneo”, rassegna d’arte in programma fino a novembre. Non solo. Di particolare interesse è la collaborazione con il museo Ermitage di San Pietroburgo con la mostra, in programma fino a gennaio del 2016, “Le grandi civiltà che hanno disegnato il mondo”: l’esposizione propone un corpus di opere conservate nel museo russo mettendo a confronto le grandi civiltà del passato, tra cui quella nuragica, in un percorso diffuso nel tessuto urbano.

A dare peso alle radici storiche del territorio è stato Andrea Romizi, sindaco di Perugia: “Si semina il cambiamento puntando sui giovani che -ha suggerito- non devono guardare al nostro passato con spirito nostalgico ma per cogliere nuove sfide”. A Perugia ci si muoverà sulla base di macro temi generali ai quali verranno ricondotti gli eventi programmati. I progetti si articoleranno toccando diversi punti tra cui: consolidamento del legame tra centro storico e periferia, valorizzazione dei luoghi monumentali e mostre di arte contemporanea.

Tra i principali appuntamenti di Ravenna, ci sarà il Ravenna Festival 2015, in programma dal 22 maggio al 27 luglio, dedicato a Dante Alighieri, di cui quest’anno viene celebrato il 750esimo anniversario della nascita. Da segnalare anche la mostra “Il Bel Paese. L’Italia dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai Macchiaioli ai Futuristi”, allestita fino al 14 giugno.

A Siena, invece, la cultura viene vista come “un motore di sviluppo economico”, ha sottolineato Bruno Valentini, sindaco del comune toscano. Siena sarà protagonista, tra l’altro, con le celebrazioni della nascita di Alberto Burri, attraverso il collezionista senese Cesare Brandi, e il pellegrinaggio giubilare del primo dicembre lungo la via Francigena: un itinerario che unirà la città di Santa Caterina alla capitale della Cristianità.


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