Da parte di Mediaset un ringraziamento: "Grazie a Rita per il suo impegno di questi anni: non abbiamo voluto ostacolare le sue legittime aspirazioni. Forum ripartirà regolarmente a settembre su Canale 5, nella fascia 11-13: in campo ci sono due o tre alternative femminili di profilo giornalistico, il nodo verrà sciolto entro fine mese".
Per Cairo l'arrivo della conduttrice "è un passo importante: porterà nuovo pubblico. Dobbiamo allargare il target. Abbiamo fatto tre ingaggi importanti uno diverso dall'altro" dice l'editore di La7 "Sottile con il suo programma crime, Paragone col talk show politico e Dalla Chiesa che mi è sempre piaciuta molto. E' un volto amato, popolare e porta la sua umanità".
Dottor Cairo, cosa farà Rita Dalla Chiesa? Il pomeriggio eravamo deboli, c'erano i telefilm. Stiamo studiando un progetto su misura per lei, in onda dal lunedì al venerdì e magari anche il sabato, dalle 15 alle 17. Dalla Chiesa ha un pubblico forte, se pensa che con Forum la mattina faceva il 14% di share più il 7% nella sessione pomeridiana, da sola superava il 20%!
Se si porta dietro anche metà del suo pubblico, ha fatto centro. Però La7 sta cambiando fisionomia. Abbiamo mantenuto la linea editoriale classica che aveva avuto grandi ascolti, tenendo i volti dell'informazione politica: Gruber, Santoro, il direttore del tg Mentana, Formigli. Oltre a Crozza che fa satira. Ma era importante in certe serate, penso al martedì, rafforzare l'ascolto. Ora ci sarà Sottile con Linea gialla. Il pomeriggio arriva Dalla Chiesa, che intercetta altro pubblico: guardiamo avanti.
Cosa la preoccupa di più? Siamo una televisione che ha voglia di crescere e si trova di fronte due colossi come Rai e Mediaset. Più che pensare ai rivali, per noi è importante fare scelte giuste: la priorità è allargare il target di riferimento. Anche Rai Tre, che ha caratteristiche simili alle nostre, fa tanta informazione, ma differenzia l'offerta.
Non a caso Sottile farà un programma sulla linea di "Chi l'ha visto?" che fa ascolti record. Abbiamo chiamato Fiore De Rienzo, che per tanti anni ha lavorato al programma di Rai Tre.
Carlo Freccero dice che in questa "tv d'emergenza" con la politica che detta l'agenda, La7 grazie all'informazione farà il lavoro migliore. Sente la responsabilità? Freccero conosce bene il mezzo televisivo, sfruttiamo l'emergenza ma dobbiamo vivere bene anche nella normalità. Stiamo allargando gli orizzonti: l'obiettivo è essere la rete che eravamo, intercettando, grazie ai volti nuovi, fasce di pubblico meno abituate a seguirci.
Intervista a Urbano Cairo di Silvia Fumarola per "la Repubblica"