I 14 indagati,, sono tutti presunti appartenenti alle cosche “Condello”, “Tegano”, “Libri”, “Garofalo” e “Zito-Bertuca”, operanti nell’area Nord della città e nei comuni di Campo Calabro e Villa San Giovanni, per il reato di associazione di tipo mafioso e intestazione fittizia di beni aggravato dall’aver favorito un’organizzazione mafiosa.
Gli investigatori, con questa ultima nuova inchiesta, hanno dimostrato che l’ndrangheta è fondamentalmente unita e sopratutto che nonostante sia scomparso dalla scena reale e sia latitante da quasi 20 anni, Domenico Condello è in piena attività. Sempre stamane sono stati sequestrati 9 milioni di euro di patrimonio mobiliare ed immobiliare. Certo il boss Domenico Condello è l’unico assente della grande operazione svolta stamane, ma oramai le forze dell’ordine sono certe di essere sulle sue tracce.
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