I Carabinieri del Nas di Catanzaro, infatti, hanno sequestrato l'invaso artificiale al confine tra le province di Catanzaro e Vibo Valentia e del relativo impianto di potabilizzazione.
Hanno inoltre posto i sigilli su 57 apparati idrici (serbatoi, sorgenti, pozzi, partitori) tutti facenti parte dello schema dell'acquedotto dell'Alaco, dislocate su tutto il territorio delle due province.
Il provvedimento di sequestro è stato emesso dalla Procura di Vibo Valentia per carenze igienico-strutturali.
Contestualmente al sequestro dell'acquedotto, sono stati notificati gli avvisi di garanzia nei confronti di dirigenti e tecnici della società di gestione del servizio idrico, di responsabili di Aziende Sanitarie Provinciali, di dirigenti regionali e dell'Arpacal nonchè dei sindaci di alcuni comuni.
Le persone indagate sono accusate di aver consentito la distribuzione di acqua per uso umano non conforme ai requisiti di potabilità.
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