Che poi di giorno si alzino pure, ma il riposo notturno, per quelle poche ore che dormo, per me è fondamentale. Son qui che scrivo, in terrazza, comodamente vestita con una tuta felpata. Gaudio!
Il suggerimento odierno è un'insalata di pasta.
La mia versione di calamarata è fatta con la pasta ad anelli giganti che sembrano sezioni di calamaro ma non ha pesce nel condimento, anzi è una versione decisamente mediterranea con la spianata e la provola affumicata.
A ben guardare ci sono quasi tutti avanzi che già avevo, nel condimento, i pomodorini speziati al forno, mezza provola, zucchine e melanzane alla griglia. Ho solo affettato un po' di spianata (salame piatto calabrese, leggermente piccante).
Anche tiepida, o a temperatura ambiente, è buonissima, nelle giornate calde la si può cucinare al mattino approfittando dell'apparente frescura, e poi consumare a pranzo. Dicono che mangiare piccante aiuti quando le temperature sono infuocate e io mi adeguo.
Sta di fatto che mentre quasi tutte le mie amiche approfittano dell'alba per stirare, io cucino. Non mi da per nulla fastidio l'odore di cibo che cuoce mischiato a quello del caffè, ho la musica in sottofondo e l'ininterrotto viavai delle pelosine in perenne richiesta di croccantini, anche solo due di numero, tanto per essere gratificate.
Fortuna che le mie mani sono state dotate di natura di un buon mantello lipidico altrimenti urlerebbero per i ripetuti lavaggi.
Dosi per 6
-ricetta-
500 g anelli giganti
200 g pomodorini al forno
100g provola affumicata
100 g spianata affettata
1 melanzana grigliata
1 zucchina grigliata
olio evo
sale
Quando sono ben appassiti son pronti. Io ho usato paprika dolce, curcuma, zenzero in polvere, origano.
Mentre cuoce la pasta in acqua salata più del necessario, ci vogliono circa 15', trito grossolanamente le verdure grigliate, taglio a striscioline la spianata e a dadi la provola.
Quando la pasta è al dente la scolo, la raffreddo sotto acqua fredda e la condisco con un filo d'olio per non farla incollare.
Poi la verso in una grande boule per mescolarla agevolmente e ci metto tutto il condimento.
Giro delicatamente per mescolare gli ingredienti, regolo di sale e la lascio insaporire per una mezz'ora.
Per una volta il pepe è superfluo.
Con questo piatto decisamente saporito ci starebbe a meraviglia il Rosé de Provence Appellation Palette Controlée, Château Crémade 2011, che abbiamo bevuto ad Arles. Una micro zona che regala vini inattesi, sarà che io amo molto i rosati d'estate, a patto che siano di carattere. Questo è ricco e intenso di profumi, sapido e ampio in bocca.