Calcio, Amichevoli internazionali: Italia-Argentina alle 20.45 su Rai 1 (e Rai HD) e le altre in tv

Creato il 14 agosto 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Italia-Argentina (questa sera alle 20.45 allo Stadio Olimpico di Roma) sarà una amichevole di lusso, ma oltre ad un match di calcio sarà anche un evento per rafforzare ancora di più il legame tra le due nazionali, unite dall'elezione di Papa Francesco. Proprio in suo onore verrà disputato questo match, anche se il Pontefice non sarà allo stadio per seguirlo dal vivo.
Ieri le due squadre si sono recate in Vaticano per una udienza privata del Pontefice. Le parole di Papa Francesco: "Cari amici, vi ringrazio di questa visita. Per fortuna è un'amichevole, per me sarà difficile fare il tifo. Voi calciatori siete popolari, la gente vi segue. Questa è una responsabilità sociale. La dimensione professionale non deve mai farvi dimenticare la vocazione iniziale dilettantistica, quella con i valori del cameratismo, della bellezza. Prima di essere campioni siete uomini. Portatori di umanità. Ai dirigenti dico: non fate perdere il carattere sportivo al calcio business. Questo atteggiamento garantisce le famiglie allo stadio e scoraggia la violenza. Cari amici prego per voi e vi prego di pregare per me perché io possa giocare una partita onesta e generosa". Al termine il Papa è rimasto per alcuni minuti a colloquio con Mario Balotelli nei pressi della Sala Clementina.
C'è grande attesa per l'incontro, visti i molti campioni che scenderanno in campo, anche se nelle file dei sudamericani mancherà Lionel Messi, già rientrato a Barcellona. La Pulce infatti ha subito un affaticamento al quadricipite e non ha giocato l'ultima amichevole con la sua squadra di club. Ci saranno invece altri protagonisti della nostra prossima Serie A come Higuain, Tevez, Palacio, Alvarez, Lamela e Campagnaro. L'Italia di Prandelli si presenta a quest'amichevole con 27 convocati, tra cui spiccano i nomi nuovi di Insigne, Ranocchia e De Silvestri. Tra gli azzurri non scenderà in campo Mario Balotelli che, infortunato, ha lasciato il ritiro dopo l'incontro con Papa Francesco.
LE PAROLE DELLA VIGILIA Il Lionel Messi che si è mostrato ai giornalisti subito dopo l'udienza papale, aveva ancora negli occhi il sorriso contagioso di Papa Bergoglio e in testa le sue parole al tempo stesso leggere e nette. Nel corso della conferenza stampa che ha lanciato l'iniziativa vaticana su una nuova rete di scuole internazionali, il capitano dell'Argentina ha ascoltato con attenzione le parole del Monsignor Sorondo, che ha chiesto a lui e Buffon di fare della mattinata in Vaticano un'occasione storica per i più piccoli e disagiati che "sognano di realizzare il primo gol della loro vita". Buffon, accanto a lui, si è commosso e ha giurato che "questa giornata mi resterà sempre nel cuore, speciale come è questo Papa".
Poi ha fatto una battuta: "Finalmente ho trovato una persona che riscuote più successo di Messi", che ha ribattuto: "Il Papa è una persona straordinaria, che potrà fare del bene al mondo intero". "L'incontro - ha proseguito - è stato un momento davvero speciale per me, anche se non ci ho parlato molto. In una parola, è stata una mattinata indimenticabile". Unico, magico, e spunto per tante riflessioni, come quella sul pericolo di discriminazione e razzismo. "Il Papa ha ragione: il rispetto dell'altro e dell'avversario è alla base di tutto - ha raccontato Messi -, in campo e nella vita. Solo così possiamo diventare uomini e calciatori migliori. E noi calciatori, dal canto nostro, possiamo assecondare il suo messaggio e soddisfare le sue richieste offrendo sempre un bello spettacolo". Il c.t. argentino Sabella non si è sbottonato sulla formazione che affronterà l'Italia (ma ci ha tenuto a dire che considera gli azzurri "nostri fratelli"), anche se poi la notizia più attesa, l'assenza di Messi per una contrattura, ha un po' gelato tutti. Buffon un po' si augurava di non doverlo affrontare, "così resterò uno dei pochi portieri a non aver subito gol da lui, anche perché non ci ho mai giocato contro". Il c.t. azzurro Prandelli, seduto in seconda fila, dietro al suo numero uno e accanto al tecnico rivale, ha dichiarato: "Giornata speciale, ho sentito che ero al posto giusto con le persone giuste. Il discorso del Papa è stato da educatore: i concetti di abilità, bellezza e cameratismo vanno messi in tutti i campi, noi ci proviamo. Il Papa ha parlato di sport e famiglie. Sarebbe l'ora che tornassero le famiglie allo stadio. Dobbiamo singolarmente indignarci quando allo stadio assistiamo a comportamenti inadeguati. No, l'emozione non mi ha consentito di invitarlo all'Olimpico".
Nel pomeriggio, in conferenza stampa, nella pancia dell’Olimpico si sono presentate le due facce di Roma in Nazionale: il romanista De Rossi, pilastro del progetto di Prandelli, e il laziale Candreva, una delle rivelazioni della recente Confederations Cup brasiliana. Alla faccia della rivalità cittadina e soprattutto dei veleni dell’ultimo derby, quello di Coppa Italia. Il romanista ha dichiarato: “E’ la prima volta che ho avuto il privilegio di incontrare il Papa. Mi sembra diverso dai predecessori, più semplice. Ancora più grande per la sua semplicità. Si è mosso quasi sul nostro piano. Il riferimento ai dilettanti del Pontefice è quello alle cose più pure, a quando il calcio era un divertimento, solo un gioco. Questa con l’Argentina è una gara importantissima, così come è stata quella col Brasile, giocata in amichevole a Ginevra (finì 2-2, l’Italia fece un partitone ndr). L’assenza di Messi? E’ un peccato anche per me, sarebbe stato affascinante giocarci contro per la prima volta. L’Italia in Confederations Cup ha dimostrato di giocare alla pari con le più forti. Abbiamo giocato meglio della Spagna, che per me è sempre la più forte. Ma l’Argentina ha giocatori troppo forti per non essere considerata a livello delle migliori”. Poi Candreva: “Incontrare il Papa è stata un’emozione fantastica. E’ vicino alla gente, vicino a noi. La gara con l’Argentina? E’ una partita importante. Balotelli e Messi infortunati? Perdiamo due grandissimi campioni, ma ce ne saranno altri in campo. Perché l’Argentina sarà tra la favorite per la prossima finale Mondiale”.
LE PROBABILI FORMAZIONI E LE STATISTICHE Prandelli punterà sul 4-2-3-1 con Osvaldo unica punta sostenuto da Giaccherini, Marchisio e Candreva; Pirlo e Florenzi in mediana; in difesa Maggio e Antonelli sugli esterni con Bonucci e Chiellini centrali, davanti a capitan Buffon tra i pali. Stesso schema per Sabella con il catanese Andujar in porta, in difesa l'interista Campagnaro con Garay, il napoletano Fernandez e Zabaleta; in mediana Mascherano e il neo laziale Biglia; Higuain punta centrale con alle spalle Di Maria, Maxi Rodriguez e l'interista Palacio.
Arbitrerà la partita il tedesco Stark.
Sarà il quattordicesimo incontro tra le due nazionali, dopo le 6 vittorie italiane, i 5 pareggi e le due vittorie argentine.
ITALIA-ARGENTINA IN TV E SUL WEB Il match sarà trasmesso in diretta tv su Rai 1 e su Rai HD. Pre partita dalle 20.30 e post partita che dalle 23.00 proseguirà su Rai Sport 1. La telecronaca sarà di Stefano Bizzotto con il commento tecnico di Beppe Dossena. Gli interventi da bordo campo saranno a cura di Alessandro Antinelli. Le interviste nel dopo partita saranno raccolte da Aurelio Capaldi e Amedeo Goria. Marco Mazzocchi e Bruno Gentili animeranno lo studio di presentazione sul prato dell'Olimpico.
Per chi volesse seguire la partita su PC ci sarà la diretta streaming sul sito di Rai Sport o sul sito Rai.tv. Su smartphone e tablet invece lo streaming è garantito dall'applicazione Rai Tv, scaricabile gratuitamente dal market.
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SLOVACCHIA-ITALIA UNDER 21 (ore 18.00, Rai 2) Minutaggio, comportamento, qualità. Sono i tre comandamenti di Gigi Di Biagio per il nuovo corso dell'Under 21 che parte questo pomeriggio con l'amichevole in Slovacchia (ore 18). Comandamenti non tanto per dire, dato che sono rimasti a casa il gioiellino del Sassuolo Berardi (deferito dalla federazione per aver rifiutato una convocazione con l'Under 19) e il talento del Bari Fedato (notte brava). E non stati stati chiamati pure Romagnoli e Caprari, perché, dice il neo tecnico, "aspetto che giochino con continuità. Ma le porte sono e saranno aperte per tutti. Aspetto, per dire, che Berardi capisca di aver fatto una cosa sbagliata".
Di Biagio ha già le idee molto chiare anche per il suo debutto. "Conosco bene questi ragazzi, tranne Bardi e Benassi li ho avuti tutti nell'Under 20. E' un bel gruppo, sono molto soddisfatto del lavoro svolto in questi primi giorni di ritiro. Il sistema? Per ora prediligo il 4-2-3-1, ma potrei passare presto a giocare con due punte, soprattutto quando Longo sarà al massimo della forma. ma al di là dei numeri l'importante è l'atteggiamento. Cercheremo di imporre sempre il nostro gioco, a partire da questa sfida con la Slovacchia. E magari. Il modello spagnolo è un buon esempio, ma abbiamo dimostrato in questi anni di non essere inferiori alle migliori scuole straniere, anzi in alcuni casi siamo stati migliori. Quindi sarebbe il caso di creare un modello Italia. Siamo sulla strada giusta, c'è un ottimo coordinamento tra tutte le Under e la nazionale maggiore".
Sergente Di Biagio ha la pelle dura. Il salto di categoria non lo spaventa. "Mi sento come l'anno scorso, quando guidavo l'Under 20. Sono un tipo abbastanza freddo, poi magari mi emozionerò ma non credo. Sono concentrato sugli obiettivi da inseguire, che sono la qualificazione alla fase finale dell'Europeo e poi magari a quella per l'Olimpiade del 2016. Sto facendo un percorso diverso rispetto ad altri tecnici, un percorso interno alla Federazione. Ho avuto 4-5 offerte da squadre di B che non ho nemmeno preso in considerazione, proprio perché concentrato sull'azzurro. Quando magari mi sentirò pronto potrei prendere in considerazione l'idea di allenare un club, ma è il futuro. E al futuro ora non penso".
Il discorso cade inevitabilmente sui giovani e il nostro campionato. "La mia riflessione è quella di Sacchi, arrivano troppi stranieri che chiudono la strada ai nostri talenti. Senza per questo garantire migliori risultati. Ma i ragazzi hanno bisogno di giocare con continuità per crescere. Paradossalmente la crisi, ma anche i buoni risultati dell'Under 21, li ha aiutati. Hanno trovato più spazio. E per fortuna in questi anni c'è stato Zeman che ha dato tanti talenti alle varie Under. Speriamo ci siano altri allenatori che abbiano il coraggio di far giocare i giovani".
Per gli azzurrini in porta dovrebbe giocare Bardi del Livorno, in difesa nessun dubbio per Bianchetti e Biraghi reduci dall'esperienza dell'Europeo da poco concluso, per gli altri due posti sono favoriti Antei del Sassuolo e Masi (Ternana). Centrocampo probabile con Benassi, Baselli e Fossati (quest'ultimo si è messo in evidenza ad Ascoli, giovanissimo proveniente dalla scuola Milan), e infine Battocchio dell'Udinese, in prestito al Watford. Per l'attacco il duo favorito per giocare titolare è formato da Longo (scuola Inter) e Comi.
Diretta tv su Rai 2 dalle ore 17.55. Dall'"NTC Stadium" di Senec, la telecronaca sarà di Alberto Rimedio ed il commento tecnico di Ubaldo Righetti. Gli interventi da bordo campo e le interviste saranno a cura di Luca De Capitani.
L'evento sarà disponibile live anche da PC sul sito di Rai Sport e su dispositivi mobili attraverso l'app Rai.Tv.
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INGHILTERRA-SCOZIA (ore 21.00, Fox Sports HD) In occasione del 150º anniversario della Football Association (la Federcalcio inglese), Inghilterra e Scozia si affrontano in un’amichevole di lusso in scena allo stadio londinese di Wembley.
La partita va in onda, in diretta esclusiva e in HD, stasera alle ore 21.00 su Fox Sports (canale 205 di Sky) con la telecronaca di Nicola Roggero.
Le due nazionali, la cui rivalità trascende quella prettamente sportiva, si sfidano per la 111ª volta. Il primo scontro diretto, concluso a reti bianche davanti a 4.000 spettatori, si è giocato a Glasgow il 30 novembre del 1872. Ed è passato alla storia come il primo match ufficiale disputato tra due Nazionali di calcio in campo internazionale. L’ultima sfida, di scena a Wembley, è datata invece 17 novembre 1999 e si è conclusa con il successo della Scozia per 1-0 (a segno Don Hutchison al 39’). Un’affermazione con il retrogusto amaro: gli scozzesi non sono riusciti comunque a qualificarsi per gli Europei del 2000, a causa della sconfitta per 2-0 (doppietta di Paul Scholes) subita nell’andata dei playoff di spareggio contro l’auld enemy.
Nella rosa dei 24 convocati da Roy Hodgson, c.t. dell’Inghilterra con un passato anche sulle panchine di Inter e Udinese, figurano per la prima volta anche i nomi di Wilfried Zaha, giovane esterno offensivo del Manchester United, e di Rickie Lambert, esperto attaccante del Southampton. A sorpresa è stato convocato anche Wayne Rooney, che ha saltato tutta la preparazione pre-campionato del Manchester United per un infortunio alla spalla.
Sul fronte opposto Gordon Strachan, c.t. della Scozia dallo scorso 13 gennaio al posto dell’esonerato Craig Levein, non parte certo battuto. Dopo il sorprendente successo esterno in Croazia, nel gruppo A di qualificazione ai Mondiali, il neo tecnico scozzese vuole ripetersi in un incontro amichevole tutt’altro che amichevole.
A cura di Nicola Visco per "Apollo - Un mondo di news"

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