Calcio d'angolo - È ora di fare «mea culpa»

Creato il 20 novembre 2011 da Antoniogiusto

Tornato il calcio, quello da tre punti, dopo le barbose amichevoli internazionali, ecco la consueta marea di spunti disseminati per l'Europa. C'è un Rooney che ha smarrito la via del gol: l'ultimo oltre un mese fa, a Galați contro l'Oțelul, mentre in Premier League è a secco dal 18 settembre (3-1 al Chelsea). In Germania, Götze e Reus stanno esplodendo fragorosamente. Ed il Valencia, nella Liga, dà filo da torcere al Real Madrid; Mourinho, a cavallo del fido destriero... Callejón, mantiene però la vetta della classifica. Guardando al nostro orticello, salta invece agli occhi la gran prestazione del mio pupillo Coutinho.


Scriverei volentieri del riccioluto fantasista nerazzurro, ma il doppio zero-a-zero «regalatoci» da Napoli e Lazio al San Paolo e Fiorentina e Milan al Franchi mi induce a riflettere. E, soprattutto, fare «mea culpa». Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa, perché all'alba del campionato parlavo di Serie A(ll'attacco!). Oltre a pronosticare il Cesena di Giampaolo come sorpresa stagionale. Eccovi le prove: Calcio d'Angolo - La nuova Serie A(ll'attacco!).

Dando un'occhiata alle statistiche, è facile rendersi conto della mia errata previsione. 101 partite disputate, 242 gol segnati appena. La bellezza - sì, come no - di 14 incontri terminati a reti inviolate, e una media gol che è la più bassa dal ritorno - anno di(s)grazia 2004 - della massima serie a 20 squadre. A me, che m'ero illuso al tramonto dell'estate di potermi godere un campionato perlomeno ricco di gol, non rode poi più di tanto per l'errata previsione, ma soprattutto a causa di un campionato il cui livellamento verso il basso è sempre più evidente.

Antonio Giusto


Fonte: Goal.com