Calcio d'angolo - Il nerazzurro torna di moda

Creato il 26 settembre 2011 da Antoniogiusto

Il nero e l'azzurro, abbinati, non sembravano proprio i colori di questa Serie A. Un'Atalanta penalizzata e priva di Doni a causa del calcioscommesse veniva dai più - me compreso, lo confesso - considerata prossima al ritorno in B, mentre l'Inter di Gasperini - che, confesso anche questo, non ho mai amato - arrancava a Pechino come nello Stivale: insomma, l'accostamento non pareva destinato ad avere gran successo in passerella.
Invece ecco due sarti che si rimboccano le maniche, e confezionano nuovi abiti per le proprie indossatrici. Ranieri, a Milano, in fretta e furia: esonerato Gasperini - a proposito: non è stata GasperInter - nel bel mezzo della settimana, si è ritrovato a fare gli straordinari pur di presentare nell'anticipo contro il Bologna un vestito quantomeno decente. Il suo 4-4-2, con Coutinho libero d'accentrarsi fino all'avvicendamento con il più disciplinato Jonathan, magari non esalta le forme della squadra, ma aspettiamo almeno che rientri Sneijder per dare un primo e labile giudizio.
Ecco quindi che il nerazzurro torna di moda, almeno in Lombardia. Perché sessanta e rotti chilometri a nord-est del «Meazza» c'è l'«Atleti Azzurri d'Italia», teatro delle sin qui strabilianti «sfilate» dell'Atalanta. Tre vittorie consecutive, contro Novara, Lecce e Palermo, dopo il pareggio genoano dell'esordio, ed un primato in classifica esclusivamente virtuale, perché in vetta ci sono Juventus e Udinese a quota 8. Senza quel macigno, quei 6 punti in meno, davanti a tutti ci sarebbe un'Atalanta da 10 punti in quattro partite, e qualcuno - scherzosamente, o forse no - parlerebbe di fuga nerazzura.
Dato a Cesare quel che è di Cesare, mi pare doveroso mettere in guardia i sognatori: salvo clamorosi imprevisti, non ci sarà nessun miracolo atalantino. La fruttuosa partenza è stata sapientemente pianificata da Colantuono in estate, a Rovetta, nel corso del ritiro estivo, per garantire alla squadra di scrollarsi di dosso i punti di penalità e sgombrare la mente dai pensieri di rincorsa: il rischio, concreto, è quello di una flessione - o, peggio, un crollo - in prossimità dell'inverno. E se la salvezza non dovesse essere suffragata dall'aritmetica con largo anticipo, le ultime quattro giornate (Fiorentina, Milan, Lazio e Juventus) potrebbero persino risultare fatali per quest'Atalanta.


Antonio Giusto
Fonte: Goal.com