Il 2012 del calcio azzurro è terminato positivamente: per quanto riguarda la nazionale maggiore, gli importanti successi contro Armenia e Danimarca hanno sancito il quasi approdo matematico alla fase finale dei Mondiali 2014 in Brasile, mentre l’Under 21 si è qualificata per gli Europei del 2013 con un bottino quasi perfetto, rovinato solo dal ko nell’ultimo match del girone contro l’Irlanda. Adesso, dunque, è il momento di tracciare le prospettive per l’anno alle porte.
Appuntamento chiave è la Confederations Cup di giugno in Brasile, più per le indicazioni in ottica Mondiale che per il risultato in sé. I ragazzi di Cesare Prandelli, ai quali la sorte ha voltato le spalle al momento del sorteggio, se la vedranno con Spagna, Giappone e Messico. Di conseguenza l’impegno sarà fondamentale per valutare la condizione della Nazionale vice campione d’Europa ad un anno di distanza dall’avventura carioca, in cui bisogna riscattare il fallimento sudafricano del 2010. I test di questa stagione sono stati confortanti, al di là delle sconfitte con Uruguay, Usa, Inghilterra e Francia, e Balotelli e compagni hanno tutte le qualità per fare bene. Servirà la maturità ammirata a giugno contro la Germania agli Europei e fuoriclasse del calibro di Buffon e Pirlo sono chiamati a “svezzare” i molti giovani che il nuovo corso azzurro sta lanciando sul grande panorama internazionale, a partire da El Shaarawy, passando per Florenzi e Ogbonna.
Ancor più importante sarà invece l’appuntamento in Israele dell’Under 21 di Devis Mangia. Gli azzurrini, dopo il flop in Bielorussia che è costato Euro 2011 e le Olimpiadi di Londra, si presentano in Medio Oriente con un curriculum fantastico, composto da tutti successi nel girone di qualificazione ad eccezione del ko – ininfluente – per 4-2 nell’ultima giornata contro l’Irlanda. Il sorteggio, sulla carta favorevole, vedrà la banda guidata da Perin e dal sorprendente Nicola Sansone opposta all’Inghilterra (in pieno ricambio generazionale, ma con un 18enne da paura come Raheem Sterling), ai modesti padroni di casa e alla sorpresa Norvegia, capace di eliminare ai play-off una deludente Francia. L’ostacolo maggiore verso il successo, tuttavia, è rappresentato da quella Spagna che da anni domina qualsiasi competizione – giovanile e non – del mondo del pallone. A novembre, in amichevole, la Roja ha evidenziato i limiti difensivi di questa selezione e si è imposta per 3-1, ma la storia di questo fantastico sport è piena di clamorosi colpi di scena.
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Nella foto da calcio.ilbloggatore.com: azzurri in festa durante Italia-Germania
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