Dopo la retrocessione della scorsa stagione, il Calcio femminile Alto Verbano ha iniziato la stagione ottimamente e con quattro vittorie è in testa, a punteggio pieno con Villa Cortese, al campionato di Serie D Lombardia.Il progetto sportivo è di carattere sociale ed ha una grande peculiarità rispetto alle tante realtà locali per quanto concerne il settore giovanile: nessuno pagherà la quota di iscrizione, in uno spirito di agonismo legato soprattutto al divertimento. La grande ambizione, legata al futuro, è quella di portare la prima squadra ad alti livelli e, infatti, sono tante le possibilità che la dirigenza sta valutando, soprattutto in fase di affiliazione-gemellaggio con una società calcistica importante nel panorama italiana. Ecco l’intervista ad un dirigente.
La scelta è stata fatta con il cuore. Ero coinvolto già prima, seguendo dall’esterno gli sviluppi della società e l’anno scorso c’è stata una retrocessione drammatica. La squadra si è slegata e alcuni pezzi, come accade spesso, sono andati in squadre più forti. Poi abbiamo perso altre tre ragazze in difesa per motivi di distanza, visto che abitano tra Busto Arsizio e Gallarate. Sinceramente ho visto una grande mortificazione nella squadra: la sconfitta e la retrocessione sembravano che non ci permettessero più di ripartire.
Quali sono gli obiettivi a lungo termine che si è posto?
Sostenuto dalla mia famiglia mi sono detto ‘ci provo’, nel senso che ho voluto dare una svolta, ponendomi tre obiettivi: il primo è quello di venire a giocare in un campo prestigioso come quello del Parco Margorabbia di Luino; il secondo obiettivo è stato quello di riuscire a creare una società che non facesse pagare nessuna tassa di iscrizione dalla prima squadra al settore giovanile, infatti, nell’Alto Verbano quest’anno nessuno paga nulla, anche grazie al supporto degli sponsor. Il terzo obiettivo, invece, era quello di ripartire e di riprendersi la categoria, con un buono e nuovo staff tecnico, medico, fiosioterapico, riabilitativo e di preparazione atletica. Lo abbiamo creato tutto completamente ex novo, facendoci aiutare dal vecchio presidente, Franco Giuliani, una figura storica che nasce dal Germignaga Calcio negli anni ’90, quando la squadra militava in Serie B. L’Alto Verbano, infatti, nasce dal settore giovanile di quella squadra. Quelle del Germignaga Calcio erano performance di grande livello, che era guidato dal compianto presidente Rossi, deceduto in un incidente stradale a Mesenzana rientrando da una giornata di campionato in cui aveva riaccompagnato tre ragazze della squadra a Milano. Da quel momento la squadra ha subito un declino fino all’ultima categoria.
Poi cos’è successo?
Poi, piano piano, soprattutto grazie ad una ragazza di Luino, Stefania Maffioli che ha ripreso in mano la squadra, si è riusciti a far rinascere la società. Lei ha fatto il suo percorso sportivo ed attualmente è allenatore del Football Femminile Lugano 1976, che è in Lega nazionale A in Svizzera. Ha delle giocatrice italiane molto forti, che erano vicine a noi. Una di queste è la giovane Valentina Bergamaschi, che sta facendo delle grandi partite in nazionale, un Under 18 molto brava. Dopo la retrocessione dell’anno scorso, però, quest’estate, come detto prima, abbiamo dovuto rifondare tutto, senza allenatore e dirigenti.
Cos’è cambiato rispetto alla scorsa stagione nell’assetto societario?
L’Alto Verbano ha sede a Porto Valtravaglia, ma non ha un campo a undici, solo a nove. Per giocare ad undici avevamo la necessità di avere un altro campo e fino allo scorso anno giocavamo le partite in casa a Caravate, a 30 km di distanza, quindi sempre in trasferta. L’anno scorso eravamo nella stessa categoria del Milan, dell’Atalanta, del Piacenza. Eravamo consapevoli che senza risorse era difficile affrontare questa stagione. Ora siamo riusciti ad andare a Luino, abbiamo affittato il campo per le dieci partite e siamo sulla buona strada. Da quest’anno, inoltre, l’Uefa si è mossa sul Calcio Femminile dando una sentenza storica. Non fa più scrivere le squadre di A e di B in Europa se non hanno o se non sono neanche affiliate ad una società di il calcio femminile. Noi, fortunatamente, siamo molto ricercati ed è stata una bella iniziativa quella di settembre, quando abbiamo giocato a Luino l’amichevole con l’Inter Femminile. Questa è stata occasione per ricordare un grande tifoso e dirigente del calcio femminile locale Paolo Orizio. Il problema grande, però, pensavo fosse la mancanza di risorse. Oggettivamente, invece, ho scoperto che le risorse economiche sono il meno, quelle che mancava erano le risorse umane, le qualità umane, il tempo e le capacità. Con il tempo, però, abbiamo creato un ottimo entourage. Il destino sarà proprio quello di perseguire questo cammino.
Qual è la cosa che l’ha colpita di più della squadra e delle ragazze?
La cosa che ci ha veramente entusiasmati è stata la forza e la determinazione di queste ragazze. C’è da sottolineare, però, che anche l’anno scorso quando la situazione non andava bene, che ne prendevamo sei o sette a partita, non hanno mai litigato, non si sono mai rinfacciate nulla. E’ questo quello che ci ha stupito, lo spirito con cui hanno affrontato le difficoltà. La differenza di età tra le giocatrici è enorme: ci sono under 18 ed allo stesso tempo ragazze più grandi, ad esempio capitan Gippini ha 37 anni. E’ un bel gruppo, si divertono anche fuori dal campo, ma sono motivate. Rispetto l’anno scorso quest’anno i compiti societari sono suddivisi, internamente siamo più forti e abbiamo previsto alcune sanzioni verso comportamenti non corretti che dimostrano proprio questo.
Quali differenze ha riscontrato con il calcio maschile?
L’apertura che ha il calcio femminile è pazzesca. A Luino viviamo in un contesto in cui il calcio maschile è fallito e si sta lentamente riprendendo. L’esempio emblematico di queste difficoltà è il Varese, è molto farcela e mantenersi a buoni livelli. Chi investe in un’attività sportiva vuole la visibilità, poche storie, è questa la verità. Se noi riusciamo a portare in una categoria di livello l’Alto Verbano, dandogli una grande visibilità, credo che questo avrebbe un grande ritorno per tutti.
Ad oggi quali sono gli obiettivi stagionali e come giudica i risultati che state ottenendo?
Dopo aver vinto 4-1 domenica scorsa un derby molto fisico contro il Ceresium Bisistum, ci stiamo confermando su buoni livelli dividendo la testa della classifica con Villa Cortese. Vogliamo continuare su questa strada, non dimenticando le nostre squadre di allievi a 7 e esordienti a 9 iscritti ai campionati di C.S.I. e gli esordienti F.I.G.C..Crediamo fortemente di avere tutte le carte in regola per dire la nostra e le ragazze del mister Boscaro sono in forma e sono consapevoli della loro forza. Stiamo lavorando per il loro futuro e per il bene della società. Da marzo iscriveremo anche una squadra di calcio femminile a 7 di C.S.I.. Già nei prossimi mesi, inoltre, ci saranno altre grandi novità che saranno sicuramente un grande stimolo per fare sempre meglio.