Calcio, il Commodore 64 compie 30 anni: era il jersey sponsor di Bayern, Chelsea, PSG e Dinamo

Creato il 09 gennaio 2012 da Scurati @amalamaglia


Si festeggiano in questi giorni i 30 anni dalla presentazione ufficiale del Commodore 64, il primo personal computer di massa,  avvenuta a Las Vegas nel gennaio 1982. Oggetto di culto per i geek dell’hi-tec, uno sponsor di maglia dei club di calcio più cool d’Europa. Nel 1994 il mesto declino: cambia il marketing sportivo e il mercato dell’informatica.

Era il gennaio 1982 quando al CES di Las Vegas veniva presentato il Commodore 64: il computer che sarà il più grande successo commerciale nella storia informatica. Il C-64 arrivò sul mercato statunitense nel mese di agosto 1982, a un prezzo di 595 dollari: in Italia nel marzo dell’anno successivo a 970mila lire. Tra il 1983 e il 1986 sono stati venduti 2,5 milioni di esemplari all’anno: secondo le stime in tutto l’azienda ha venduto oltre 17 milioni di Commodore 64. E’ il gadget vintage più geek per gli appassionati di tecnologia. E anche lo sponsor che ha introdotto nel calcio europeo il concetto di partner commerciale globale. Come oggi Opel, Fly Emirates, BWin, BetClic o Gazprom. Il decennio breve del marchio Commodore (1984-1994)  ci ha lasciato qualche storia da raccontare. Andiamo con ordine.


L’epopea del marchio Commodore sulle maglie del calcio inizia con il Bayern Monaco nel 1984. I bavaresi erano in piena era post Beckenbauer: dopo Iveco e prima di Opel si apre il periodo Commodore e, poi, Amiga. Tanti kit sempre forniti da adidas: rosso il primo, bianco quello di riserva. All’epoca andavano forte le linee diagonali (come la maglia della Germania per l’Euro 2012).


Altro club europeo con sponsor Commodore è stato il Chelsea prima di diventare il fenomeno della Premier inglese a metà Anni 90. Dopo il partner Gulf Air è stata la volta di Commodore. Strepitosa la serie di maglie che Umbro ha realizzato per il Chelsea tra il 1987 e il 1994. Soprattutto i secondi e terzi kit: verde acqua nel 1987/89, rosso nel 1987/88, a righe orizzontali biancorosse nel 1988/89, le losanghe rosse del 1990/92 e quella gialla del 1991/93.


Andiamo in Francia: Commodore sbarca sulle maglie del Paris Saint Germain, il club della capitale non ancora nel gotha del calcio europeo. Decisamente orribili le maglie che Nike ha realizzato nel periodo: tanti colori e troppi altri marchi sulla divisa.


Ma la vera chicca è stata la sponsorizzazione della Dinamo Kiev, ai tempi la squadra più in vista dell’Unione Sovietica. Era l’epoca del disgelo e dell’apertura verso l’Occidente da parte dei “russi”. Grazie alla cavalcata nella Coppa delle Coppe nel 1985/86 la Dinamo è riuscita a mettere sulle maglie il marchio Commodore nella fase finale della Coppa Campioni del 1986/87: la squadra è stata eliminata in semifinale dal Porto che poi, in finale, ha sconfitto il Bayern Monaco. Ai tempi la maglia europea della Dinamo era molto diversa da quella del campionato sovietico (per ovvi motivi visto che nessuno poteva da quelle parti permettersi di comprare maglie adidas o computer Commodore): per l’Urss giocava con un completo Anni 70 con colletto extralarge. Ma in Europa si andava vestiti “alla moda”: divisa in acetato, scollo a V e sponsor di tendenza!

Commodore Business Machines è andata in bancarotta nel 1994: sia il mondo dell’informatica che quello del calcio hanno voltato pagina proprio in quel periodo e l’azienda non è riuscita a rimanere al passo con i tempi. Ma rimane un marchio che ha saputo fare la storia in due settori come l’informatica e la sponsorizzazione sportiva.

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