E’ questa la folle proposta che la Dinamo Kiev è pronta a valutare per combattere il razzismo nel proprio stadio. Volodimir Spilchenko, direttore responsabile della casa della Dinamo Kiev, l’Olimpiyskiy Stadium (Stadio Olimpico), ha dichiarato che separare i tifosi di colore dagli altri supporter potrebbe aiutare a prevenire i problemi di sfondo razziale. Discriminanti anche le parole del vicepresidente della Federazione calcistica ucraina, Ohor Kochetov.
(standard.co.uk)
Calcio, la Dinamo Kiev pronta a creare un settore riservato ai tifosi di colore. Il club ucraino è oggetto di un procedimento della Uefa: nella partita di Champions casalingo contro il Chelsea dello scorso 20 ottobre (terminata 0-0), i fan della Dinamo Kiev sono finiti nell’occhio del ciclone per l’aggressione a quattro tifosi di colore. La Uefa giovedì deciderà quali sanzioni comminare alla società dopo gli scandalosi fatti ripresi dalle telecamere (c’è anche l’ipotesi di attacco organizzato).
“Stiamo pensando di creare un settore apposito per i supporter di colore – ha dichiarato Volodimir Spilchenko, direttore responsabile della casa della Dinamo Kiev - così da combattere gli episodi di razzismo”. Come riportato dal The Washington Post, l’idea era stata “lanciata” da un giornalista, al quale il responsabile dello stadio ha risposto quasi con gratitudine: “Ascolteremo la sua proposta, sembra una buona idea”.
Il vicepresidente della Federazione calcistica ucraina, Ohor Kochetov, ha smentito eventuali problemi di razzismo all’interno dello stadio, frasi che contraddicono i recenti fatti: parte delle tribune era stata infatti recentemente chiusa in seguito al match dello scorsa stagione di Europa League contro l’Everton, proprio per motivi di disordine razziale. “Lì non si era mai vista gente di colore. Le prime informazioni ci dicono che erano sprovvisti di biglietti e “armati” con fumogeni. - ha dichiarato Kochetov -. Forse era proprio una provocazione: sono domande a cui presto daremo una risposta”. Prima del match inoltre, fuori dallo stadio, c’erano stati episodi di violenza fra le due tifoserie. Resta comunque lo sconcerto e lo sbalordimento per l’incredibile quanto folle idea di “segregazione” sugli spalti.