Il presidente della Juventus ha spiegato il senso della lettera delle "sette sorelle" sottolineando che la volontà comune è di esplorare tutte le strategie possibili per valorizzare il prodotto Serie A. Poi ha aggiunto di non aver nulla in contrario a prolungare il mandato a Infront per le due stagioni successive alla scadenza del contratto, rientranti nel triennio 2015-18. Anche perché vendere i diritti per un solo anno non avrebbe senso, né varrebbe la pena avviare una risoluzione anticipata del rapporto con Bogarelli. I club - in particolare i medio-piccoli - difficilmente rinuncerebbero al minimo garantito. Si tratta soo di capire se verranno confermate le condizioni attuali (900 milioni di garanzie e commissioni da 35 milioni su un miliardo di ricavi) oppure se si procederà a una rinegoziazione. Niente gara pubblica, insomma: la manifestazione di interesse di Img, che nel 2008 offrì 860 milioni e ora è in vendita, vale comunque per il post 2016 e i tempi non collimano.
Restano le perplessità sul canale della Lega: alcuni lo vedono come un'arma di pressione nei confronti dei broadcaster e un'alternativa ad eventuali minori introiti dal mercato domestico, altri come un'avventura troppo rischiosa in termini di costi e ricavi.
Marco Iaria per "La Gazzetta dello Sport"