Calcio Macchiato – Caro Tavecchio ti scrivo

Creato il 17 luglio 2015 da Agentianonimi

Se siete “semplicemente” dei tifosi, del vincolo sportivo forse ne avete sentito parlare. Se giocate a pallone, sicuramente ne conoscete l’importanza e l’impatto – oggi sempre più negativo  – che ha sulle carriere di chi gioca a calcio. Se siete dei genitori di ragazzi e ragazze che ricattati da un vincolo si vedono costretti ad appendere le scarpe al chiodo, allora fate parte di quelle persone cui non viene dato lo spazio per urlare tale ingiustizia. Se invece avete ceduto ai ricatti di qualche furbastro che per darvi il famoso cartellino in mano vi ha chiesto del denaro, permettetemi di dirvi che avete commesso un grosso errore alimentando una catena che adesso si deve interrompere.

Come? Alzando quel velo di omertà e vergogna che fa in modo che la questione del vincolo resti sempre un problema di cui si parla ogni tanto ma che resta irrisolto. Perché non è accettabile quello che a causa del vincolo succede nel calcio cosiddetto “minore”, quello dei dilettanti che coinvolge un numero enorme di persone.  Avete presente quanta gente c’è che paga per svincolarsi? E di quanta invece non può,  o non vuole, e resta ferma per stagioni intere senza avere la possibilità di giocare solo per passione? Perchè il Calcio è anche questo: sport, divertimento e passione ma spesso lo dimentichiamo.

Il vincolo in Europa esiste solo in Italia e in Grecia, lo sapete? In questi anni ho sentito le belle parole di Damiano Tommasi a Graziano Del Rio – per fare i nomi di chi si è espresso recentemente a favore della revisione della norma – perdersi nel nulla, qualche trasmissione televisiva (Report e Le Iene) trattare più o meno in modo approfondito l’argomento, e letto qualche articolo di giornale che ha affrontato la questione ma nulla di più. Nulla che facesse intuire la voglia di cambiare questo assurda norma, dai piani alti intendo.

Come faccio da tempo nel mio blog, provo allora ad alzare la voce, portando l’attenzione su quegli argomenti che i pallonari preferiscono tenere in disparte che però ci sono, esistono e non si possono ignorare. Non è semplice, qui però tra le tante notizie di mercato di cui c’è bisogno quotidianamente per sognare, discutere e distrarsi  uno spazio me lo hanno dato, e anche in questo caso si uniscono al piccolo coro. Potete farlo anche voi, magari riusciremo a recapitare il messaggio al nostro Presidente.

Ecco la lettera, Calcio Macchiato si prende una pausa, a Settembre ci saranno altre macchie da raccontare.

“Presidente Tavecchio, ho una domanda per Lei,

semplice e diretta: mi spiega perché non vuole trattare il tema del vincolo? Velocemente intendo. Non mi risponda però che il vincolo non è un problema, come ha fatto in passato, perché questa è l’unica cosa che non voglio sentir dire, non solo perché è un’inesattezza enorme (la tentazione di scrivere bugia è forte, ma non vorrei si offendesse), ma perché porterebbe a nulla di costruttivo.

Io invece voglio sapere se ci sono motivi validi per continuare a vincolare i giovani fino a 25 anni. Voglio discutere del problema, analizzarlo bene, fino in fondo. Facciamo in questo modo: io porto le mie storie, ne ho parecchie mi creda, e Lei mi spiega come risolverle. Così imparo qualcosa e magari poi capisco che il vincolo è davvero utile al movimento calcistico e non mi lamenterò più, ma pretendo di avere delle risposte. Sono stanco di sentire parlare della “questione vincolo” e vedere che resta sempre argomento tanto sbandierato quanto mai approfondito con l’urgenza e l’attenzione che richiede.

Sono stanco di ricevere richieste di ragazze e ragazzi che non sanno cosa fare per liberarsi per andare a giocare a calcio nella squadra del paese più vicino a casa. E non parlo, signor Presidente, di chissà quali campioni in grado di generare profitti ma di semplici giocatori tesserati FIGC che tirano calci a un pallone nelle categorie minori. Sono anche stufo di ricevere puntuali richieste di aiuto da parte di genitori cui vengono chiesti tre, quattro, cinque o dieci mila euro per il cartellino (per alcuni si arriva anche a molto di più). E poi, lo sa signor Presidente, che c’è anche qualche furbetto che mercanteggia con i “giovani di serie”? Qui siamo in società professioniste, in quei settori giovanili di cui tanto si parla. Nei vivai di cui tanto si parla. Male e a sproposito mi permetta di aggiungerlo.

Davvero vogliamo continuare a far finta di non vedere senza intervenire?

Mi metto anche dall’altra parte però, nei panni di chi fa giocare a pallone tanti piccoli ragazzini e si ritrova poi tra le mani la giovane promessa con un po’ più di talento ambita da club importanti, capisco che un riconoscimento per il tempo e il denaro investito (strutture e personale qualificato oltre a essere necessarie, costano) sia dovuto. Anche di questo bisognerebbe discutere per bene.

Il vincolo sportivo è sempre più un modo per permettere a tanti, troppi, furbi di ricattare chiedendo denaro oltre a essere la causa principale dell’abbandono del gioco del calcio da parte di molti ragazzi e ragazze che giocano a pallone semplicemente per divertirsi, per fare sport.

Chi sta facendo qualcosa per trovare una soluzione? Concretamente non vedo fare nulla da nessuno.

E’ normale tutto questo?

Insomma, signor Presidente, la questione è seria tanto quanto altri argomenti sui quali dovrà lavorare duramente, e io come le numerose persone che bazzicano nel calcio dei bassi strati, vorrei avere delle risposte.

Ora però, perché di tempo ne abbiamo già perso parecchio.

Grazie.”


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :