Calcio metafora di vita – Fenomenologia del pallonetto -

Creato il 13 marzo 2012 da Postscriptum

Il pallonetto è uno dei colpi più spettacolari e subdoli compresi nel grande manuale del calcio: solo i meritevoli sono in grado di servirsi di questa arma, il cui utilizzo deriva da un perfetto bilanciamento tra potenza e precisione, delicatezza e geometria, genio e sregolatezza, e si sintetizza in un tiro dolce a scavalcare il malcapitato portiere che si insacca in rete dopo aver disegnato una parabola di perfezione michelangiolesca.

Gli inglesi, coloro che hanno inventato il calcio così come oggi lo conosciamo, lo chiamano lob, qui da noi viene chiamato anche scavino, tocco o colpo sotto, cucchiaino o cucchiaio a seconda dell’ampiezza della parabola che descrive il pallone.

Se la linea retta, cioè il tiro dritto per dritto, è la via più breve per unire due punti, il pallonetto è quella più deliziosa, esso è l’anello di congiunzione tra la bellezza e l’efficienza, tra l’intelligenza del calciatore e le sue qualità; è quel colpo che mette in stretta relazione la vita vissuta e il calcio. Quante volte ci siamo trovati di fronte un problema insormontabile, irrisolvibile e non aggirabile? Ebbene il pallonetto è la soluzione giusta.

Quando il portiere diventa metafora del problema non c’è altra soluzione che unisca bellezza, perfezione ed efficacia come un lob ben calibrato.

Di certo, però, non è un colpo facile. Richiede un livello di confidenza con il pallone che non è da tutti, così come nella vita le soluzioni più raffinate richiedono una certa dose di pragmatismo; comporta il possesso di qualità spesso precluse ai comuni mortali, il famoso piede raffinato, perchè disegnare un arco di iperbole perfetto, sia dal punto di vista matematico che sportivo, che sorvoli il portiere, si innalzi fin dove i guantoni di quest’ultimo non potranno mai arrivare e poi termini la sua corsa in fonda alla rete è roba da divinità del calcio ed è, insieme ad altri suoi simili, uno dei momenti che ci riconcilia con questo sport.

L’attesa che pervade tutti quando parte un pallonetto, la speranza negli occhi dello spettatore, quella nella mente dell’attaccante, la paura negli occhi del portiere sono esattamente le stesse sensazioni ed emozioni che interessano la nostra vita quando aspettiamo una notizia importante, è una somiglianza che fa del calcio una perfetta metafora di vita, un mondo parallelo che vive delle stesse emozioni della nostra esistenza e che le sintetizza in un unico obiettivo: il gol.


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