CALCIO - Serie A, la Lazio terza: Petkovic e il segreto della semplicità.

Creato il 19 dicembre 2012 da Andreakur
Fare le cose semplici in casa Lazio, anche dal punto di vista tattico: è questo il "grande" segreto di mister Petkovic. Con Nonno Reja al timone dei biancocelesti gli attaccanti (vedi Floccari e Zarate) dovevano inseguire chi il portatore di palla chi il terzino che scendeva sulla fascia di competenza, il Profeta Hernanes era sacrificato in ripiegamento e finiva per essere sostituito perchè inutile alla manovra, Scaloni era preferito a Cavanda. Insomma, tante "manovre" tecnico-tattiche che di fatto hanno snaturalizzato le caratteristiche dei giocatori. E se, Zarate a parte (si è tirato fuori lui stesso, ed è un peccato), quest'anno la musica è diversa, è proprio per la facilità di ragionamento di Petkovic che cerca, senza elucubrazioni varie, di inserire i giocatori nel loro ruolo più congeniale. Peraltro, a parte qualche match toppato del tutto (a Catania) o giocato con un po' di timore (a Torino con la Juve ci può stare, a Bologna no), la Lazio vista sinora ha espresso un buon gioco, assai più frizzante di quello soporifero della gestione Reja. E' ovvio che non sarà mai, la Lazio, di vincere lo scudetto, ma centrare l'Europa per un altro anno sarebbe un bel traguardo. In questo senso anche la tanto bistrattata Coppa Italia può aprire orizzonti insperati.

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