CALCIO - Serie A, recupero: Tristezza Lazio, addio Champions.

Creato il 25 aprile 2012 da Andreakur
Non è la prima volta nella sua storia che la Lazio esce battuta con l'ultima o quasi della classifica. Ricordiamo un Pescara-Lazio di fine anni '70, un Verona-Lazio di anni '80, un Lazio-Monza di Serie B (la partita dell'infortunio tremendo a Calisti). In ogni caso contro il quasi fanalino Novara si poteva e doveva far di più. Il primo gol la Lazio se l'è fatto da solo, poi la squadra non ha saputo neppure pareggiare la punizione magistrale di Mascara. Va anche detto che, se non vengono dati gol regolari o dubbi in favore (Kozak a Novara ma pensiamo a Napoli-Lazio dello scorso anno, clamoroso gol fantasma di Brocchi non dato), il "merito" è del presidente Lotito che, litigando un po' con tutte le istituzioni e con diversi altri presidenti, fa diventare la Lazio una squadra antipatica agli altrui occhi. E' anche strana la caterva di infortuni che puntualmente colpisce la squadra, con Nonno Reja che preferisce gente del "calibro" di Garrido e Scaloni ai ragazzi della Primavera. Certo è che la Lazio gioca male da gennaio ad oggi ed è giusto che non vada in Champions anche perchè non avrebbe senso tanta fatica per essere eliminati ai preliminari di agosto. La Sampdoria è andata in B per quel maledetto preliminare. Tantovale quindi pensare al solo campionato del prossimo anno. E con un nuovo allenatore meno difensivista e più coraggioso (Pasquale Marino?). Neanche l'Europa League ha senso senza fare una campagna acquisti degna per affrontare una competizione extra serie A. Ad Udine comunque vada sarà un insuccesso; è probabile che domenica sera l'Inter scavalchi la Lazio giocando in casa col retrocesso Cesena e anche Napoli e Udinese (se riprende il ritmo) sono più forti dei bancocelesti. Non resta dunque che arrivare davanti alla Roma: tristezza Lazio, addio Champions.

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