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Calciomercato estivo 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci

Creato il 06 giugno 2015 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato
Anche nel corso dell'estate 2015 ospiteremo una sintesi delle analisi di Marco De Santis. Con cadenza settimanale, Marco andrà a caccia delle informazioni sulle singole operazioni, mettendo in evidenza non solo l'impatto in termini di costo/vendita del cartellino del calciatore, ma anche il suo impatto complessivo sul bilancio della squadra (stipendio, ammortamenti, ecc.).

Torna l'appuntamento con il tabellone completo del Calciomercato con costi dei cartellini, plusvalenze, ingaggi, ammortamenti di tutte le squadre di Serie A.

La finalità è quella di avere una visione il più possibile corretta dei movimenti di mercato delle varie squadre, in particolar modo del loro impatto sul bilancio societario della stagione in corso. Un dato che molto spesso viene ignorato dalla quasi totalità degli organi di informazione, che si limitano a contare entrate e uscite relativamente ai costi dei cartellini lanciandosi poi in dissertazioni economiche poco aderenti alle realtà societarie e creando grossa confusione anche fra i tifosi, che a volte non si spiegano alcune scelte di mercato della propria squadra del cuore.

Le tabelle non sono di immediata e facilissima lettura nella loro totalità, soprattutto per quanto riguarda il peso dell'ingaggio di un giocatore sul bilancio di quest'anno rispetto all'anno scorso, ma chi vuole avere un'informazione veloce ed esaustiva non deve fare altro che concentrarsi sulle ultime due colonne di ogni tabella, in particolare sull'ultima che prende in considerazione l'impatto finale di ogni operazione di mercato sul bilancio in corso. Per tutte le ulteriori specifiche sulle altre colonne e su numerosi casi particolari che portano a conteggi diversi per determinare i valori delle ultime due colonne rimando alla "Guida al Tabellone del Calciomercato".

Ricordo inoltre che questo tabellone non ha come obiettivo quello di azzeccare al centesimo l'impatto di ogni transazione di mercato, anche perché spesso dovrò utilizzare fonti non certe o stimare alcuni dati. Questo metodo però garantisce di fornire un ordine di grandezza ragionevolmente corretto relativamente alle operazioni di mercato. Proprio per la difficoltà a volte nel reperire le fonti, come l'anno scorso invito chiunque avesse informazioni che ritiene migliori e più ufficiali delle mie a segnalarmele con tanto di fonte. Se riterrò la segnalazione fondata aggiornerò il tabellone di conseguenza dandovene i dovuti crediti.

Partiamo dunque con il primo aggiornamento, che sarà particolarmente ampio perché per il mese di giugno la mia intenzione è di tenere uniti in un unico appuntamento i tabelloni di Serie A e Champions League in attesa della vera apertura del mercato il 1° luglio. Non per questo il primo aggiornamento mostrerà i tabelloni vuoti: ho infatti inserito i possibili ritorni da prestito, le uscite dei giocatori in scadenza e alcuni affari che dovrebbero già essere definiti nei dettagli. Ho preferito invece non includere per il momento nella tabella alcune situazioni particolarmente intricate (per esempio quelle legate ai tre giocatori in ballo fra Cagliari e Roma, ovvero Nainggolan, Ibarbo e Astori) e alcuni giocatori in scadenza di contratto ma che hanno la quasi certezza di essere confermati anche l'anno prossimo.

Calciomercato estivo 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci

Prima di vedere il tabellone con i dettagli squadra per squadra, voglio in questo primo aggiornamento fare una breve analisi di mercato dei principali team di Serie A. Premetto però che mai come quest'anno il mercato sembra una partita a scacchi, dove si è in attesa delle prime mosse per capire come si svolgerà il gioco. Saranno quindi i primi colpi in entrata e in uscita a permetterci di ipotizzare nel corso delle prossime settimane i successivi movimenti di ogni squadra. Oggi mi limito a qualche considerazione di massima.

JUVENTUS

Partiamo dalla Juventus campione d'Italia, il cui mercato a oggi sembra un rebus irrisolvibile ma probabilmente già a metà giugno avrà un contorno molto più chiaro e definito. Dopo la finale di Champions League si capirà cosa deciderà di fare Tevez, vero e proprio crocevia del mercato bianconero. Se l'Apache decidesse di andare via probabilmente i bianconeri dovranno investire gran parte delle loro risorse alla ricerca di un sostituto di altissimo livello e forse per recuperare i fondi disponibili per questo investimento importante dovrebbero prendere in considerazione la cessione di Pogba o al limite di Vidal. Se invece Tevez rimanesse si potrebbe pensare anche a un mercato più mirato, sfruttando le risorse economiche già incamerate per puntellare ancor di più la squadra, già rafforzata dall'acquisto di Dybala. Nel tabellone vedete già presenti Dybala e Pereyra (escludo che non venga riscattato) e per questo la Juventus ha già un passivo piuttosto consistente (e Palermo e Udinese sono le due società più virtuose in assoluto). A differenza dell'anno scorso, però, i bianconeri non devono fare un mercato per recuperare soldi ma possono legittimamente peggiorare i loro conti anche di qualche milione in più rispetto a quanto appare nella tabella finora. Quindi (a meno di una megaplusvalenza legata a Pogba che renderebbe il bilancio finale per forza di cose positivo) aspettiamoci un segno meno davanti al loro saldo finale: probabilmente sarà proprio la Juve quella che a inizio settembre avrà speso più di tutti.

ROMA

La Roma deve fare i conti con le richieste del Fair Play Finanziario, ma secondo le mie stime la punizione dell'Uefa non dovrebbe incidere più di tanto anche grazie ai soldi garantiti dalla qualificazione diretta ai gironi della prossima Champions League. Forse non potranno peggiorare i loro conti annuali di più di dieci milioni con il mercato come fatto l'anno scorso, ma credo che un certo equilibrio fra entrate e uscite basti e avanzi per non finire nuovamente nel mirino dell'Uefa. Ricordandovi sempre che quando si parla di entrate e uscite non ci si riferisce qui ai soli costi dei cartellini, sottolineo che un equilibrio in questi conti si può raggiungere anche investendo molto sul mercato, a patto di generare plusvalenze e risparmi di stipendi sui giocatori in uscita tali da non incidere troppo sul bilancio stagionale. La mia personale impressione è che una buona cessione sia sufficiente per finanziare un ottimo mercato di rafforzamento dei giallorossi, ma staremo a vedere come si evolverà la situazione al momento molto condizionata dagli accordi da perfezionare con il Cagliari.

Calciomercato estivo 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci


LAZIO
Andando a riguardare il tabellone del mercato estivo dello scorso anno, è curioso notare come le prime tre squadre nella graduatoria delle "più spendaccione", in relazione al peggioramento dei loro conti, sono arrivate nell'ordine seconda, terza e quarta in campionato. Pur essendo da sempre accusato di avere il "braccino corto", Lotito lo scorso anno ha fatto un ottimo mercato, spendendo il giusto e azzeccando in pieno la campagna acquisti. Quest'anno fra giocatori da riscattare e parametri zero già ufficializzati la Lazio è già partita in quarta sul mercato, ma per vedere eventuali acquisti che possano rafforzare in maniera importante la squadra credo bisognerà aspettare gli ultimi giorni di mercato. Perché se è vero che dalla prossima stagione anche la partecipazione ai preliminari di Champions League qualche milioncino lo porta, è anche vero che qualificarsi alla fase a gironi ne farebbe incassare un bel po' di più e potrebbe garantire alla Lazio almeno un altro acquisto di qualità senza mettere a rischio i conti. Superare i preliminari non sarà però semplice per gli uomini di Pioli che, a meno di sorprese, non li affronteranno da teste di serie. Quindi il dubbio accompagnerà Lotito fino all'ultima settimana di agosto, così come capitò a De Laurentiis l'anno scorso.

FIORENTINA
Sono davvero curioso di vedere come si muoverà la Fiorentina sul mercato. Con bilancio su anno solare, i viola possono contare per il 2015 sull'ottima plusvalenza realizzata con Cuadrado in gennaio e non hanno particolari problemi a far tornare i conti almeno per questa stagione. Bisognerà vedere quanti di quei soldi verranno investiti da Della Valle, che deve tenere d'occhio non solo i conti di questa stagione ma in prospettiva anche delle prossime, quando quella plusvalenza non ci sarà più. Mi aspetto comunque un mercato in perdita economica per i Viola, che sono chiamati a rilanciare un progetto rinforzando la squadra in alcuni punti chiave. La prima buona notizia è senza dubbio la possibilità di poter contare su Salah anche quest'anno investendo un solo milione di euro per il prolungamento del prestito e facendosi carico dello stipendio del giocatore. Per il resto vedremo strada facendo...

NAPOLI
Se per la Juve le pedine Tevez e Pogba indirizzeranno l'intera partita a scacchi, allo stesso modo ciò che farà Higuainsarà fondamentale per capire come si potrà muovere il Napoli sul mercato. Da una parte la mancata qualificazione in Champions League è un duro colpo per le casse societarie: come avevo segnalato l'anno scorso, quando in molti si chiedevano come mai ADL non aprisse il portafogli nonostante annate di bilanci positivi, pare che il bilancio 2014/15 chiuderà con un passivo di circa 20 milioni (nonostante il buon cammino in Europa League), a dimostrazione che senza qualificarsi alla principale competizione europea il Napoli è già al limite dei suoi possibili investimenti e di quanto la chiusura in evidente attivo del bilancio di mercato la scorsa estate fosse una necessità più che una scelta. Non partecipare alla Champions nemmeno in questa stagione fa ipotizzare un'altra annata complicata per il bilancio societario. Un dato che non è comunque ancora preoccupante in ottica Fair Play Finanziario grazie all'ottimo risultato gestionale degli anni precedenti, ma che lancia un campanello d'allarme da non sottovalutare e che non può che rendere il Napoli più guardingo sugli investimenti di mercato. E' del tutto evidente però che una eventuale cessione di Higuain a una cifra molto elevata sarebbe una boccata d'ossigeno importantissima per le casse societarie e metterebbe immediatamente a disposizione tanti soldi freschi da investire sul mercato, un po' come è successo con la cessione di Cavani due anni fa. Ovviamente il discorso vale per qualsiasi altra buona plusvalenza che il Napoli riuscisse a fare con altri giocatori in uscita.

Calciomercato estivo 2015: analisi operazioni e impatti sui bilanci

INTER

Fra dichiarazioni roboanti e ipotesi più prudenti, indovinare cosa abbia in mente di fare l' Inter in questo mercato è un vero terno al lotto. Più che parlare di ipotetici giocatori in arrivo, vediamo allora qual è la situazione economica in relazione ai movimenti che si possono già contabilizzare e alle stringenti richieste dell'Uefa. Come potete vedere nella tabella in basso, se il riscatto di Alvarez da parte del Sunderland sarà effettivamente obbligatorio come sostiene la società nerazzurra (e per ora tenderei a fidarmi dell'ipotesi interista), la sua cessione e quella di altri giocatori a fine contratto sono già da sole un'ottima notizia per le casse societarie, che si ritrovano sensibilmente alleggerite senza andare a toccare la formazione titolare. E va considerato che in questa tabella non ho inserito in uscita Schelotto e Alvaro Pereira, le cui cessioni definitive potrebbero generare altri soldi da qui a fine mercato. In ogni caso, l'uscita di Alvarez e le operazioni già inserite bastano e avanzano abbondantemente per coprire sul bilancio 2015/16 per lo meno i riscatti obbligatori di Shaqiri e Santon e l'acquisto di Murillo. Va da sé che se invece venisse stabilito dagli organi competenti che sul caso Alvarez ha ragione il Sunderland la possibilità di operare sul mercato da parte dell'Inter subirebbe una battuta d'arresto non indifferente. Date queste premesse, ricordo però che a differenza delle altre squadre l'Inter ha anche dei vincoli da rispettare per il fair play finanziario. Gli stipendi non devono crescere, e per ora fra entrare e uscite siamo in un sostanziale equilibrio. Quindi per fare entrare giocatori di livello devono essere operate altre cessioni, magari riducendo la rosa come è già stato ipotizzato dalla dirigenza vista l'assenza di coppe europee negli impegni dei nerazzurri del prossimo anno. Gli ammortamenti devono diminuire e anche qui per ora siamo in equilibrio: la chiave in questo caso è riuscire a vendere giocatori che ancora hanno un ammortamento sensibile da scontare, ovviamente senza fare una minusvalenza. Anche questa operazione è possibile ma bisogna essere davvero bravi a vendere, cosa che spesso è più difficile che comprare. Infine c'è la richiesta dell'Uefa di chiudere il bilancio 2015/16 con un passivo non superiore ai -30 milioni. Non avendo alcun dato certo sui previsti aumenti dei ricavi e sulle diminuzioni dei costi stabiliti dal piano di risanamento societario, mi limito a ipotizzare un miglioramento negli incassi da diritti tv nazionali in virtù del nuovo contratto. Troppo poco per scendere da -100 a -30 milioni in una stagione, oltretutto senza le coppe. Qui la strada più facile sarebbe quella di una o due elevate plusvalenze: non stupitevi perciò se in estate o al più tardi a gennaio l'Inter decidesse di liberarsi di uno qualsiasi dei suoi titolari, anche il più insospettabile, nel caso arrivasse un'offerta molto importante. Una mia previsione per forza di cose "spannometrica" è che, anche ipotizzando dei miglioramenti gestionali importanti, il bilancio finale del mercato dell'Inter debba essere nettamente positivo, probabilmente il più virtuoso dell'intera Serie A. Per riuscirci provando anche a rafforzare la squadra e avendo margine per gli acquisti chiesti da Mancini non vedo alternative ad almeno un'elevata plusvalenza oltre a quella di Alvarez. Ai dirigenti nerazzurri il compito di smentirmi...

MILAN

Chiudiamo la parte relativa alla Serie A con il Milan. I proclami di Berlusconi e Galliani fanno pensare a un mercato di alto livello. I 120 milioni promessi per rafforzare la squadra fanno però storcere la bocca a molti. Se mi chiedete se è possibile per il Milan investire quei soldi io vi rispondo a sorpresa che teoricamente sì, sarebbe possibile, ma che la possibilità diventi realtà o meno dipende in primo luogo da quanto la famiglia Berlusconi sarà davvero convinta di fare questo investimento. Mi spiego. Il Milan non ha fatto le coppe l'anno scorso e non le farà nemmeno l'anno prossimo. Di conseguenza non potrà venire punita per eventuali violazioni del Fair Play Finanziario fino a maggio 2017 quando, nella peggiore delle ipotesi relativa a spese pazze in questa stagione, rischierebbe una sanzione simile a quella dell'Inter. Sul tavolo di Berlusconi ci sono quindi due ipotesi: continuare a limare i costi anche sul mercato per rispettare i parametri Uefa quando e se il Milan tornerà nelle coppe o tentare di forzare la mano per riportare in alto la squadra sperando di tappare successivamente le falle di bilancio con il ritorno degli introiti della Champions League? Fino all'anno scorso l'alternativa non c'era: la famiglia Berlusconi non garantiva la liquidità necessaria per importanti esborsi economici sui cartellini dei giocatori, costringendo Galliani a barcamenarsi suo malgrado su parametri zero e simili e rendendosi invece disponibile solo per coprire i buchi di bilancio di fine anno. Ma l'anno scorso non era così forte l'idea di vendere il Milan come oggi, quindi la famiglia potrebbe accettare un investimento di questo tipo sapendo che potrebbe essere uno degli ultimi sforzi prima dell'ingresso di altri soggetti in società che diminuiscano il peso della squadra sui conti del gruppo Berlusconi. Oltretutto una squadra in Champions League vale di più di una squadra fuori dalle coppe da due anni, al di là dell'indiscutibile valore storico del brand Milan, quindi un investimento ora potrebbe portare a un incasso maggiore in caso di vendita societaria in futuro... Faccio inoltre notare che se 120 milioni venissero spesi solo su acquisti di giocatori con contratti quinquennali il peso su un anno di bilancio sarebbe di 24 milioni (120 diviso 5), ma avendo il Milan bilancio su anno solare per il 2015 sarebbe di soli 12 milioni (calcolato sugli ultimi sei mesi dell'anno), una cifra più bassa dell'enorme risparmio che attende i rossoneri a fine giugno grazie ai numerosi contratti in scadenza dei giocatori in rosa. Come vedete dalla tabella, il Milan risulta per il momento la società più virtuosa sul mercato estivo fra le big con un risparmio già accertato di 20 milioni rispetto al bilancio 2014, calcolato solo contando i giocatori a fine prestito e fine contratto che non dovrebbero rimanere e con la possibilità di contabilizzare un risparmio simile anche per i primi sei mesi del 2016. Assolutamente da notare che, a meno di rinnovi dell'ultimo momento, in rosa rimarrebbe il solo Montolivo con uno stipendio maggiore di 2,5 milioni netti all'anno. Lo spazio per qualche colpo di alto livello quindi c'è, anche senza peggiorare i conti totali, ed è stato liberato dai tanti giocatori in uscita... tutto dipenderà da quanto la famiglia Berlusconi vorrà davvero investire sul Milan: ma per sapere se quei 120 milioni sono stati solo una boutade elettorale, sono riferiti ai soli cartellini o anche agli stipendi e se comprendono già i 90 messi per ripianare l'ultimo bilandio o c'è davvero voglia di investire tanto non resta che aspettare.

I dettagli delle singole operazioni di tutte le squadre di Serie A, insieme alle principali Big Europee sono disponibili direttamente sul Blog "Calcio e Altri Elementi", al quale potete accedere attraverso questo link.


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