Calciomercato Milan: non si vive di solo Mexes

Creato il 24 marzo 2011 da Gianclint

La stagione deve ancora finire, ma come ogni anno le indiscrezioni di mercato sulla nostra squadra non mancano mai. Ganso, Lamela, addirittura Dani Alves… e Mexes. Del difensore francese ne ha già parlato Gianclint e io non voglio ripetere ciò che ha detto lui, quel che voglio fare è soltanto dare un’alternativa a tutti coloro che vedono in Mexes un ottimo colpo soprattutto visto il rapporto qualità prezzo.

L’ex difensore dell’Auxerre, in scadenza con la Roma, arriverebbe al Milan a costo zero – che è un bene – ma pretenderebbe sicuramente un consistente adeguamento di contratto; oltretutto a giorni compirà 29 anni, un’età ancora non “veneranda” per un difensore, ma di certo abbastanza elevata per pensare a lui come il vero erede di Nesta.

Perché non nascondiamoci dietro un dito, è proprio questo che ci serve: l’erede di Nesta. Il numero 13 rossonero non può più garantire un alto rendimento per tutta la stagione, anzi, in realtà non può nemmeno garantire 38 partite l’anno. Dietro di lui ci sono il suo coetaneo Yepes, affidabile ma certamente impossibile da considerare un titolare per il prossimo anno, il claudicante Bonera, che in comune con Nesta ha solo la facilità di farsi male, e Papastathopoulos, che è… Papastathopoulos.
È quindi il prossimo “13″ che dobbiamo cercare, un difensore possibilmente con le stesse caratteristiche di Nesta e che si accoppi bene con Thiago Silva.

Mats Hummels

I primi due nomi che vengono in mente sono la coppia centrale del Borussia Dortmund dei miracoli di Jurgen Klopp, Mats Hummels e Neven Subotic. I gialli della Westfalia hanno davanti ottimi prospetti come Gotze, Kagawa, Barrios e Grosskreutz, ma è con la difesa che hanno costruito il loro strepitoso campionato, perché se i gol fatti sono tanti ma meno di quelli siglati dal Bayer secondo e dal Bayern quarto, quelli subiti sono ben diciotto in meno delle due squadre citate. I due difensori, tedesco il primo e serbo il secondo, hanno in comune la possente stazza fisica, l’anno di nascita (1988) e il vizio del gol, per il resto sono abbastanza diversi. Più roccioso (e quindi punta più sul suo fisico) Subotic, destro, più tecnico, attento e in possesso di un ottimo sinistro Hummels. È proprio quest’ultimo che a mio parere farebbe maggiormente il caso nostro: è lui infatti che “comanda” i movimenti nella difesa di Klopp, è bravo a far ripartire l’azione con il suo sinistro e, proprio perché è mancino, si accoppierebbe meglio con Thiagone nostro.
La valutazione per entrambi è abbastanza alta, considerato il fantastico campionato che stanno facendo: si parte dai dieci milioni in su, una cifra alta, ma non sarebbe proibitivo l’ingaggio, sicuramente più basso di quello che percepirebbe Mexes.

Dopo la coppia del BvB c’è la coppia dell’Ajax formata dai due belgi Toby Alderweireld (1989) e Jan Vertonghen (1987). I lancieri, anche loro miglior difesa del loro campionato, hanno proprio nella difesa il proprio punto di forza, a maggior ragione dopo la cessione di Suarez al Liverpool: Stekelenburg, van der Wiel, Anita e i due belgi sono un’ottima linea difensiva per il campionato olandese, dove hanno subito 26 reti (al pari del PSV) in 28 incontri. Alderweireld, più giovane e più fisico, è lo stopper della coppia, punta molto sul posizionamento, ma non ha un grande piede, né una buona visione di gioco; Vertonghen è colui che nella difesa ha più autorità, ha più esperienza del collega ed è in possesso di un sinistro niente male che gli permette anche, all’occorrenza, di giocare davanti la difesa. Nonostante siano la miglior difesa dell’Eredivisie, 26 gol in 28 incontri sono un po’ tanti per il campionato olandese, quindi puntare su di loro sarebbe certamente più rischioso di puntare su uno dei Klopp boys, ma hanno ampi margini di miglioramento e sono entrambi titolari (anche lì in coppia) della nazionale del loro paese. Di esperienza ne hanno quindi da vendere, nonostante l’età… in pieno stile Ajax.
La loro valutazione è più bassa rispetto a quelle di Hummels e Subotic, ma si sa, con gli olandesi non è mai troppo facile trattare, anche se dalla nostra abbiamo il pizzaiolo.

Fernando Amorebieta

Basta coppie, ora si parla di un difensore alla volta, e partiamo dall’Euskal Herria, i Paesi Baschi, dove nell’Athletic Bilbao gioca Fernando Amorebieta (1985). Mancino, molto roccioso e anche abbastanza cattivello, il centrale basco è certamente uno dei pilastri della squadra di Caparros. In possesso di una stazza possente, il 26enne centrale di quella che è considerata la Nazionale basca ha esperienza da vendere, un buon sinistro ed un rendimento su cui si può fare affidamento ad occhi chiusi. Fenomeno non è e non lo è mai stato, ma si può vedere come uno Yepes più giovane: difficilissimo da saltare – quindi molto bravo negli uno contro uno, anche contro giocatori più veloci -, fortissimo nel gioco aereo, mancino e in possesso di grandissima personalità. La nota dolente è il prezzo, più vicino ai venti milioni che ai dieci, ma con lui prenderemmo un centrale su cui fare affidamento anche bendati e sull’orlo di un burrone.

Rafael Toloi

Concludiamo con due gioiellini sudamericani, per par condicio un argentino e un brasiliano. Il primo è Leonel Galeano, classe 1991, dell’Independiente. In Patria è già stato battezzato come l’erede di Samuel, e questo la dice lunga sul suo valore. Proprio come Samuel è ben piazzato, pur non essendo fisicamente possente, ha un senso della posizione fuori dal comune in un giocatore della sua età ed è pressoché impossibile da saltare. La valutazione è molto più bassa dei giocatori citati in precedenza (quattro milioni esagerando), ma è extracomunitario. Ad ogni modo non è certo un caso se dopo molti anni di astinenza proprio con lui in mezzo alla difesa i Reys de Copas sono tornati a vincere un trofeo internazionale (la Copa Sudamericana). I runners-up della competizione, tra l’altro, sono stati i brasiliani del Goias, squadra in cui milita l’ultimo centrale di cui parlo: Rafael Toloi. Sgombriamo subito il campo: se vogliamo l’erede di Nesta, lui è in assoluto il migliore che possiamo trovare. Classe 1990, è l’ex laziale sputato, come si suol dire. Fisico longilineo, straordinario destro, ottima velocità, grande senso della posizione e innata capacità di recupero. Dopo Thiago Silva e David Luiz è probabilmente il miglior centrale prodotto nella nazione verdeoro negli ultimi anni, e per questo andrebbe preso immediatamente, anche perché ormai molte squadre si sono accorte di lui, non solo Lazio e Palermo, ma anche il Chelsea. Se non è ancora arrivato in Italia è soltanto per il passaporto da extracomunitario, perché il prezzo non è esagerato (poco meno di dieci milioni) e la qualità è eccelsa.

Ecco qui i nomi che Milan Night vi propone: non trattiamo Munoz del Palermo e Boilesen dell’Ajax per non annoiarvi troppo e perché non ce n’è bisogno. Qui elencati trovate alcuni dei migliori giovani centrali d’Europa, gente che costa più di Mexes, certo, ma di grande qualità, meno teste di cazzo, più economici dal punto di vista dello stipendio e più giovani. Se cerchiamo il vero erede di Nesta possiamo trovarlo qui in mezzo, il francese lasciamolo pure a Roma. O meglio, a Moratti…