Vi siete mai chiesti quanti anni avreste su un altro pianeta del nostro sistema solare? Per esempio, se la vostra età sulla Terra è di 35 anni, quanti anni avreste se foste nati su Plutone o su Giove?
Grazie al sito Exploratorium, inserendo la vostra data di nascita, il sistema calcolerà automaticamente il numero di giorni e di anni che avete compiuto sul nostro pianeta ma, al contempo, anche quelli sugli altri pianeti del sistema solare. Per esempio, su Mercurio avrei circa 220 giorni mercuriani ma quasi 147 anni mentre su Urano avrei quasi 180000 giorni e nemmeno un anno di vita.
I numeri mostrati nell’immagine ci si accorge subito che su ogni pianeta avremmo un’età differente. Questo porta in primo piano la questione su come vengano definiti gli intervalli di tempo che misuriamo. Cos’è un giorno? Cos’è un anno?
Sappiamo bene che la Terra è in movimento anzi, compie due movimenti contemporanei. La Terra ruota sul proprio asse (rotazione) e, allo stesso momento, gira intorno al sole (rivoluzione). La rotazione sul proprio asse è definita come giorno ed è il tempo che il nostro pianeta impiega per compiere un giro completo su sé stesso. Giove impiega 10 ore per compiere una rotazione sul proprio asse mentre Venere 243 giorni. Ovviamente il riferimento è sulla base della nostra unità di tempo.
Il movimento di rivoluzione è invece definito come anno, cioè il tempo che la Terra impiega per compiere un giro intorno al sole. Ci vuole un anno, ovvero circa 365 giorni. Mercurio compie la propria rivoluzione in 88 giorni mentre Plutone addirittura 248 anni.
Mercurio 58,6 giorni 87,97 giorni
Venere 243 giorni 224,7 giorni
Terra 0,99 giorni 365,26 giorni
Marte 1,03 giorni 1,88 anni
Giove 0,41 giorni 11,86 anni
Saturno 0,45 giorni 29,46 anni
Urano 0,72 giorni 84,01 anni
Nettuno 0,67 giorni 164,79 anni
Plutone 6,39 giorni 248,59 anni
Kepler nel corso della sua vita ha lavorato per un breve periodo con l’astronomo danese Tycho il quale fu un grande e preciso osservatore ma privo di capacità matematiche che gli permettessero di analizzare i dati raccolti. Dopo la sua morte, Kepler ottenne i diari di Tycho e grazie alle osservazioni del danese, Kepler scoprì che i pianeti non si muovono seguendo una traiettoria circolare ma ellittica, una sorta di cerchio schiacciato con un diametro breve e uno più lungo, assi minore e maggiore.
Inoltre ha scoperto che il Sole è stato posizionato in uno dei fuochi dell’ellisse. L’ellisse ha due fuochi, quei punti del piano (interni all’ellisse) misurando dai quali le distanze di un punto qualsiasi dell’ellisse e sommandole, si ottiene un valore costante, qualunque sia il punto dell’ellisse scelto.
Quando i pianeti arrivano più vicini al sole, il loro movimento è più veloce rispetto a quando sono distanti e più un pianeta è distante dal sole più tempo impiega per compiere la propria rivoluzione. Le leggi sono conosciute come “Leggi di Kepler sul moto orbitale” e ancora oggi sono utilizzate per prevedere movimenti di pianeti, stelle, asteroidi e comete.