Caldaie e scaldabagni: in arrivo nuove etichette

Creato il 22 settembre 2015 da Deboramorano @DeboraMorano

Il 26 Settembre 2015 entreranno in vigore in tutte le nazioni dell’unione Europea dei nuovi regolamenti con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici causati dagli impianti di riscaldamento degli edifici e di produzione acqua calda sanitaria.

Nello dettaglio, si tratta di una nuova etichettatura energetica, ulteriori specifiche di progettazione ecocompatibile e un’etichetta «di insieme» per caldaie, pompe di calore, impianti di cogenerazione, scaldacqua tradizionali, solari e a pompa.

Ogni apparecchio avrà una nuova etichetta che riporterà caratteristiche di efficienza energetica stagionale, prestazioni, classe energetica, emissioni, potenza sonora e nominale massima di funzionamento.

La nuova etichetta prende in considerazione l’intero impianto e renderà immediatamente visibile anche ai non esperti il risparmio ottenibile accoppiando nel modo più corretto i diversi apparecchi: generatore di calore principale (caldaia o pompa di calore, impianto solare termico, bollitore per acqua calda, sistema di controllo del generatore (termostato, centralina climatica, ecc), generatore secondario (caldaia biomassa, ecc.).

A fornire l’etichetta, che dovrà comparire anche nei siti internet, sul materiale promozionale, listini e offerte commerciali, sarà il fabbricante, mentre il rivenditore farà in modo che sia ben visibile su ciascun apparecchio nei punti vendita.

L’etichetta di insieme, invece, verrà rilasciata dal produttore, dal distributore nel caso di un sistema composto da apparecchi forniti da produttori diversi, o dall’installatore quando assembli e installi apparecchi forniti da produttori diversi.

In Italia l’80% dei consumi domestici è dovuto al riscaldamento e alla produzione di acqua calda sanitaria, ma con la sostituzione della caldaia tradizionale con una a condensazione e la messa a punto del sistema di termoregolazione, si potrà risparmiare fino al 30%. Con ricadute positive anche sui costi delle bollette della luce e sull’ambiente.

(fonte: http://www.corriere.it)