Il termine “beat” fu coniato da Jack Kerouac nel 1947, ma l'atto di nascita è, nel 1952, la pubblicazione di Go di John Clellon Holmes, e di This is the Beat Generation (New York Times Magazine), pubblicazioni che segnano pubblicamente l'avvio del beat.
Nonostante sia New York la culla dei Beat, è in California che la generazione di artisti, poeti, è giunta alla sua maturità, ponendo le basi di quella che sarà la Summer of Love, cuore della cultura Hippie, ed è in California che è possibile ripercorrere le loro tracce.
Big Sur è un tratto di costa attraversato dalla Highway 1, circa 200 chilometri di strada che collegano due città Los Angeles e San Francisco, luogo di ritrovo spirituale-di meditazione per i beat. Uno dei romanzi di Kerouac è ambientato proprio qui, e da qui prende il nome, e racconta i periodi trascorsi nella capanna di Lawrence Ferlinghetti (poeta e editore dei poeti beat).
San Francisco, città che ha accolto appieno lo spirito di una generazione e lo ha accompagnato verso il movimento Hippie (anni ’70).
Perno principale della rivoluzione culturale è, al 261 della Columbus Avenue, la City Light Bookstore, libreria-casa editrice indipendente creata da Lawrence Ferlinghetti, nota per aver pubblicato l'Urlo, contestatissimo poema di Allen Ginsberg.
A pochi passi dalla “libreria” si trova il Beat Museum, un notevole ma piccolo museo, dove si possono acquistare prime edizioni autografate, cartoline,fotografie d'epoca, e altro meta di veri collezionisti.
L’argomento, la storia di questi movimenti, di quel periodo, è carica di fascino, in particolare le atmosfere di cui mi sembra quasi di poter sentire l’odore, ma che purtroppo posso solo immaginare sognando ad occhi aperti.
Spero d’aver tracciato la strada della curiosità per chi ne sa poco quanto me, ma ha il tempo e la voglia di approfondire.
nanni