calle, fiori e rappine

Creato il 22 marzo 2011 da Luci

è primavera, da ieri per la precisione, ma ieri non ho avuto il tempo necessario per accorgemene.

l’avevo già un po’ annusata nei giorni scorsi, la mia “prima primavera” da italiana stabile, ma devo dire che almeno quest’anno mi pare partita un po’ in sordina, forse anche lei, viste le cose del mondo, ha poca voglia di arrivare.

nonostante la timidezza della bella signora vestita di fiori, alla primavera non si può resistere, neanche volendo.

i fiori sbocciano, le piante germogliano, l’erba cresce.

come se la vita venisse pompata a forza nel creato, senza darle possibilità di scelta, una volta che sei dentro devi crescere babe, non ci sono scuse.

e così le piane pullulano di tromboni, anemoni e margherite, in attesa dei botton d’oro, dei piscialletto e delle manine di gesù.

non sono nomi molto botanici, lo ammetto, ma a me piacciono.

i tromboni sono quelli della poesia “daffodils” di wordsworth, chi è reduce dalla mia scuola non può dimenticarla, chi non la conoscesse si può recare qui).

gli anemoni invece sono viola e bellissimi, delicati e fragili, crescono sotto agli olivi, di solito, perchè sono tipi romantici.

i botton d’oro, o tazzine, sono ranuncoli, gialli e apparentemente insignificanti, ma che io amo tanto.

i piscialletto non sto neanche a dirvelo, e le manine di gesù sono rosa e con gli snodi utili per essere presi da mani di bimba che ci fa un mazzo e lo porta a casa trionfante.

in casa ci sono vasi con la forsizia e il pesco fioriti e uno molto elegante pieno di calle, tutto fornito gentilmente dalla socera.

se ci fosse stata ancora la minonna non avrebbe sentito seghe.

“una rappina alla madonna!”

(rappina: rametto fiorito).


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