Calligrafia

Creato il 09 novembre 2015 da Martinacipriaretro
Tengo la stilografica bianca perla sempre nella borsa, perché anche l'appunto più banale diventa prezioso se immortalato dall'inchiostro nero e uno svolazzo.

Da ragazzina ero una vorace lettrice di romanzi ottocenteschi (Austen, D'annunzio, Flaubert, Baudelaire..) così finì per appassionarmi anche a quei romantici corsivi inclinati verso destra. 

Provavo le lettere qua e là, dei diversi testi, e ne venne fuori una nuova personalissima versione che è rimasta poi la mia calligrafia.


Negli anni amici e parenti mi hanno chiesto di scrivere buste e biglietti per Natale, matrimoni, compleanni e persino lettere.
Il pennino scorre rapido e crea le sue lettere: l'accurata, la decoratissima, la trascurata, la frettolosa, la maestosa. 
Scrivere a mano è un meraviglioso esercizio per la mente, un atto artistico.
Dopo battesimi e lauree quest'anno ho curato il mio primo matrimonio. 
E' stato emozionante seguire una sposa entusiasta per tutto il percorso: le partecipazioni, i segnaposto nei tavoli, il tableau de mariage e piccole bustine per un delicato pensiero.  


Nell'era del digitale, dei messaggi frettolosi, del copia-incolla, la scrittura a mano ci riporta a una dimensione umana, di relazioni, lentezza, ricerca e attenzione.
Quanto era bello ricevere d'estate la cartolina degli amici in vacanza o la lettera dei nonni? Che corra il mondo, ma alcune cose teniamole, custodiamole con cura.
[Per  lavori di calligrafia  potete scrivermi a cipriaretro@gmail.com