E' quanto emerge dalla trimestrale della società controllante 21st Century Fox, che il 25 luglio scorso ha deciso di cedere il 100% del canale tv satellitare italiano alla britannica BSkyB, di cui il gruppo di Rupert Murdoch controlla il 39,1%. Insieme a Sky Italia è stata venduta anche la quota pari al 57,4% detenuta in Sky Deutschland, che invece nel periodo aprile-giugno ha conquistato 82.000 nuovi abbonati portando il totale a 3,81 milioni.
Sky Italia e Sky Deutschland fanno parte della divisione di 21st Century Fox chiamata "Direct Broadcast Satellite Television" (Dbs), i cui utili operativi pre-deprezzamenti e ammortamenti (Oibda) sono calati nel periodo a 146 milioni da 156 milioni. I ricavi trimestrali invece sono cresciuti su base annuale del 16%, o 214 milioni, a 1,593 miliardi grazie all'aumento della base clienti di Sky Deutschland, che ha controbilanciato i maggiori costi da programmazione sportiva inclusa la trasmissione da parte di Sky Italia del Mondiale di calcio e l'esclusiva del canale satellitare tedesco della Bundesliga, la Serie A tedesca.
Nell'intero anno fiscale, Dbs ha registrato Oibda per 424 milioni, un incremento di 27 milioni o il 7% su base annuale grazie al contributo di Sky Italia "risultante dagli sforzi per il taglio dei costi". I ricavi annuali della divisione invece sono invece aumentati di 1,59 miliardi a 6,030 miliardi di dollari.
La 21st Century Fox nel suo quarto trimestre fiscale ha riportato utili per 999 milioni di dollari, rispetto a perdite per 371 milioni nello stesso periodo dell'anno scorso. Il risultato è stato migliore delle attese, pari a 42 centesimi per azione contro i 38 previsti, una volta escluse voci straordinarie. Il giro d'affari è contemporaneamente aumentato del 17% a 8,42 miliardi, a sua volta superiore a pronostici di 7,99 miliardi.
I conti della 21 Century Fox sono stati trainati anzitutto dalla divisione di canali Tv via cavo: le entrate sono lievitate a 3,35 miliardi da 2,95 miliardi, con profitti operativi lievitati dell'11% a 1,2 miliardi da 1,08. La divisione di produzione cinematografica ha aumentato i ricavi a 2,8 miliardi da 2,04 miliardi con utili di gestione quasi triplicati a 339 milioni da 117 milioni.
Le reti televisive in chiaro hanno invece sofferto un declino del fatturato a 1,03 da 1,1 miliardi a causa di flessioni nella pubblicità. Nella conference call sui risultati, Murdoch ha archiviato la sua decisione di ritirare l'offerta da 80 miliardi per l'acquisizione di Time Warner: ha detto che si è trattato di una «decisione presa con determinazione» e che l'azienda è «strategicamente completa». Nel dopo mercato i titoli sono saliti del 4,6 per cento.