Calvario

Creato il 14 maggio 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
  • Anno: 2013
  • Durata: 103'
  • Distribuzione: 20th Century Fox
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: UK
  • Regia: John Michael McDonagh
  • Data di uscita: 14-May-2015

Arriva nelle sale italiane dal 14 Maggio Calvario del regista John Micheal McDonagh

Sinossi: Padre James (Brendan Gleeson) è un buon sacerdote che deve affrontare delle difficili circostanze causate da un misterioso fedele della sua parrocchia. Sebbene continui a sostenere la sua fragile figlia (Kelly Reilly) e ad aiutare i suoi parrocchiani con i loro problemi, ha il presentimento di un’inquietante forza che sta arrivando, e comincia a chiedersi se avrà il coraggio di affrontare il proprio personale Calvario.

Recensione: Dietro la grata del confessionale accogliere la confessione di un delitto prima del compimento. E, dentro il luogo in cui si amministra il sacramento della penitenza, venire a sapere di essere la vittima predestinata. “Non disperare – scriveva Sant’Agostino – un ladrone fu salvato. Non ti illudere: un ladrone fu dannato” (cit. nel prologo del film).

Ha inizio così un tempo diverso per Padre James (Brendan Gleeson). Si spezza la linea di continuità che lega i giorni ai giorni e i mesi ai mesi. Nello spazio temporale tra ciò che è stato e ciò che è stato  promesso, in questo lasso di tempo sospeso, il parroco ri-incontra la sua piccola comunità, persona per persona, storia per storia, per dare un volto a chi gli ha fatto la sinistra promessa. Le giornate si dilatano e le storie delle persone si trasformano in rappresentazioni di temi universali:  la colpa, la lealtà, la violenza, il perdono, la morte, in questo film a tratti sconvolgente.

Dopo Un poliziotto da happy hour, John Micheal McDonagh ritorna nelle sale con una sceneggiatura originale ben girata. Gli attori si muovono sulla scena come su un palcoscenico, lo stile del montaggio è accattivante e mantiene accesa l’attenzione.

La fotografia convince e le spettacolari scenografie naturali ora avvolgono ora sovrastano l’uomo, come volubili divinità.

Manuela Materdomini



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