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Origine e storia della pianta di camelia
La pianta di camelia fa parte della famiglia delle 'theaceae' ed appartiene al genere 'camellia'. Si tratta di una varietà botanica che proviene dalle aree tropicali dell'Estremo Oriente e soprattutto dal Giappone e dalla Cina. Si racconta che il nome camelia le sia stato attribuito nel XVII secolo da Linneo, il quale aveva latinizzato il cognome del botanico gesuita Kamel. Quest'ultimo infatti fu il primo ad introdurre la camelia in Europa. In natura ne esistono più di 80 specie diverse ed è per lo più conosciuta come pianta da fiore. In Cina e Giappone si presenta anche in forma arbustiva legnosa che può raggiungere altezze notevoli. Grazie alla bellezza e al colore dei suoi fiori, la camelia è considerata in genere una delle classiche e irrinunciabili piante da ornamento. In Italia è coltivata in particolar modo nella regione prealpina in prossimità dei laghi e in Piemonte ma la si può incontrare anche al centro-sud e nelle isole.
Struttura della pianta di camelia
Varietà principali di camelia
Camelia pianta: Come coltivare la pianta di camelia
La coltivazione della pianta di camelia non è così difficile se ne conosciamo bene le esigenze. Solitamente predilige gli ambienti ariosi e ben ventilati. Se la camelia è piantata in vaso rimarrà al chiuso soltanto nella stagione invernale mentre andrà collocata all'esterno non appena arriva il primo caldo. Cresce molto bene alla luce diretta del sole ma è sempre meglio garantire un minimo di ombra. Per quanto riguarda il terreno la camelia richiede un terriccio fresco, acido e ben concimato. Si dovrà innaffiare la pianta in primavera ed estate per mantenere la terra umida ed è bene innaffiare anche le foglie per pulirle. Una volta posta in vaso la pianta dovrà essere rinvasata una volta all'anno tra settembre e ottobre. Infine la camelia necessita di una leggera potatura poiché tende a crescere in modo disordinato.