e a seguire le parole di Luca sulla sua prima mostra...
" Quello che mi piace di questo progetto è l'emozione che ogni modella c'ha messo dentro. Almeno per me, non sono dei semplici ritratti quelli che ho fatto, non sono solo "corpi" o volti. Ogni scatto è frutto di un semplice processo che è iniziato con un caffè, quattro chiacchiere intorno ad un tavolo, e che solo dopo è finito con il "click". Conosco bene tutte le ragazze che hanno collaborato con me a questo lavoro, le conoscevo prima di iniziarlo e la cosa bella è che ognuna di loro sapeva quello che darmi, quello che cercavo da quella sessione di scatti. ... Per quanto riguarda il titolo, c'ho pensato molto, e alla fine m'è sembrato naturale scegliere proprio "Camera", anche per la doppia valenza del termine. Gli scatti
sono stati fatti tutti in camera da letto, un luogo intimo, vissuto, un luogo del riposo e, spesso, uno dei pochi luoghi dove riusciamo a stare soli con noi stessi. Poi, avendo scelto l'analogico, ho fatto da solo le stampe, in camera oscura, il luogo dove ho praticamente vissuto in questi ultimi mesi! La stampa domestica per me è stata una novità, un mondo nuovo col quale confrontarmi. Un posto come la camera oscura, lo so è banale dirlo, è magico. Vedere carta alterarsi nel bagno d'acidi... l'immagine affiorare da un bagno di luce... è un'esperienza unica! Una delle cose che più m'affascina di questo passaggio è la sua diversità dal suo corrispettivo digitale: mentre con i numerosi programmi di post produzione digitale in 5 minuti puoi aver creato numerose varianti del tuo RAW (negativo digitale), trovandoti davanti ad un' imbarazzante quantità di alternative, in camera oscura, avendo procedimenti più lenti e costosi, il discorso cambia ... e si fanno tante scelte a priori e poche prove, dando un' impronta unica e personale alla tua stampa, alla tua foto. ... "
E Bravo Luca!