Senza un grido
senza un profumo per ritornare
una scia di vetro e carezze
portano ad un ultima azione
violenta nella sua infinita dolcezza
senza ali e senza fuochi fatui
a perdersi nelle notti in rovina
cercando un libro
o forse un goccio di rugiada
con cui ubriacare le mani
Mi permetto di averti
come sempre su un fragile selciato
ghiaccio purpureo
automatismi da scolari
prima di uccidere
da buon samaritano
questo sguardo
che ti dovrei dare