Cammino per le strade affollate.

Da Juliekohler @brideinblack

Cammino per le strade affollate. Altro venerdì notte. Altro giro.

Attorno a me, sciami di maschere festanti e giovani ragazze dell’est – alte ed ossute. Il sabato grasso si avvicina, la settimana della moda volge al termine. Me ne sono andata da quel locale non appena si è riempito di modelle. Ci ho provato con due tipi, altrettanti due di picche. Non so se sia dipeso dalla concorrenza schiacciante o se semplicemente io stia perdendo smalto. Forse non sono più brava a fingere – non come lo ero una volta. Il vuoto si vede, forse anche la rabbia, lo smarrimento di certo. Giro i tacchi proprio quando un tizio si avvicina al bancone e dice ammiccante al barista La vedi quella laggiù… oggi ha sfilato per Versace, è in piedi dalle sei di stamattina e oggi non ha neanche mangiato. Io penso soloMa va? e mi disinteresso al discorso, ovunque il tizio voglia andare a parare. Soltanto, mi scolo quasi alla goccia un Orgasmo appena servito e giro i tacchi.

Sì, le strade sono affollate, tutti sembrano avere una meta, uno scopo. Anch’io come loro ho una maschera, anche se non si vede – di certo non occhio nudo.

Vagabondo, mi lascio trasportare dai passi. Non riesco a trovare la playlist giusta nell’ipod o, magari, non esiste. Mi soffermo nei pressi della solita discoteca alla moda, forse lì davanti c’è Alessio. Ma anche se ci fosse, cosa cambierebbe? Cosa potrebbe darmi, se non quell’ipocrisia di sentirsi speciali? Al massimo, potremmo andare a letto. E la mia vita è solo un insieme di scopate mancate.

Mi sento apatica e fuoriluogo. Al momento, non c’è alcun posto in cui potrei andare. Non rimpiango né mi manca nessuno. Mi guardo intorno e provo tanto nulla. Niente a palate.

Altro venerdì notte, stessa storia.



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