La confisca è stata disposta dal Tribunale di Frosinone ed è una delle più grosse ai danni delle organizzazioni camorristiche che operano nel Lazio . Fra i beni confiscati vi sono venti società, beni strumentali, immobili, mobili registrati, due ditte individuali, 26 fabbricati, 28 terreni, 19 veicoli tra cui tre Ferrari e 114 conti correnti, depositi e rapporti finanziari.
Il decreto di confisca è stato eseguito nei confronti di tre pregiudicati legati al clan dei Casalesi: Gennaro De Angelis (69 anni di Casal di Principe), Aladino Saidi (35 anni di Sora) e Antonio Di Gabriele (67 anni di Crispano).
Secondo quanto ricostruito dalla Direzione investigativa antimafia, De Angelis, stabilitosi nel basso Lazio agli inizi degli anni ’70 fu un punto di riferimento dei Casalesi fino a diventarne capo regime prima nell’organizzazione guidata da Antonio Bardellino e poi, dopo la scissione, nel gruppo camorristico capeggiato da Francesco Schiavone detto Sandokan.
Aladino Saidi è retenuto, invece, organico al gruppo Deangelisiano. Antonio Di Gabriele, infine, è ritenuto un uomo di fiducia e un prestanome di De Angeli.