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Camorra, un collaboratore accusa Cosentino: “Era a disposizione del boss Sandokan”

Creato il 05 giugno 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

“Cosentino, tra il ’93 e il ’94 si incontrava con il boss Francesco Schiavone detto Sandokan per parlare di appalti e aveva chiuso la tangente della centrale di Sparanise per conto del clan per circa 15-20 mila euro”.

Al centro Nicola Cosentino, ex parlamentare del PdL (lapresse.it)

Al centro Nicola Cosentino, ex parlamentare del PdL (lapresse.it)

Lo dice il collaboratore di giustizia Roberto Vargas durante l’udienza del processo scaturito dall’inchiesta “Il principe e la scheda ballerina” a Santa Maria Capua Vetere che vede imputato Nicola Cosentino per reimpiego di capitali illeciti. ”Cosentino – racconta il collaboratore – si incontrava con Schiavone nel retrobottega del negozio di scarpe di Vincenzo Cantiello (parente del boss Salvatore Cantiello, ndr) e parlavano di appalti e politica. Ero lo stesso Cantiello che me lo disse nel 2003″. Vargas risponde alle domande del pm Fabrizio Vanorio, specificando che “Cosentino, così come diceva Nicola Schiavone (figlio del boss, ndr), era sempre a loro disposizione”.

Riferendo ancora degli appalti per la centrale termoelettrica, il collaboratore di giustizia spiega che “Nicola Schiavone e Giuseppe Misso mi dissero che avevano chiuso la questione con Cosentino. ”A mio fratello Pasquale fu assegnata, nel 2003, la zona di Sparanise per le estorsioni dove il referente era Giuseppe Papa. Quando ci fu il problema di chiedere la tangente alle ditte che stavano realizzando la centrale, Nicola Schiavone mi disse che era tutto a posto perché la questione l’aveva curata Cosentino chiudendo per 15-20mila euro al mese per qualche anno. Questi soldi Cosentino, mi disse Schiavone, li avrebbe consegnati a Nicola Panaro”.

Intanto un nuovo accusatore per Nicola Cosentino. Collabora infatti da mesi con i pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Giuseppe Valente, ex dirigente del consorzio Ce4-Eco4 che con la complicità del boss dei Casalesi Francesco Bidognetti fece aggiudicare una gara d’appalto ai fratelli Orsi. L’uomo è coinvolto in vari processi legati alla vicenda delle infiltrazioni della camorra casertana nel ciclo di smaltimento dei rifiuti. Valente potrebbe aver fornito ulteriori elementi per il procedimento a carico dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino centrato proprio sugli appalti Eco4. La conferma della collaborazione da fonti giudiziarie. Valente ha una condanna con rito abbreviato da parte della IV sezione della corte d’Appello di Napoli ed è stato presidente del consorzio di bacino Ce4.

(agi.it)

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