Campagna amica in Campania

Creato il 04 aprile 2014 da Makinsud

Quando si parla di Campagna Amica i risvolti non possono non essere che positivi. Frutta e verdura appena raccolta e spesa a km zero si intrecciano indissolubilmente in quest’ottica. E se questo succede in una regione come la Campania, in questo momento drasticamente turbata a livello agro-alimentare i benefici aumentano. In questa regione sono 346 i punti di vendita diretta di prodotti agricoli ed agroalimentari accreditati alla rete di Campagna Amica. 


Ed è proprio intorno a questi temi che si è svolto nei giorni scorsi un incontro, presieduto dalla responsabile della Fondazione Campagna Amica, Raffaella Cantagalli e da altri responsabili di rilievo, teso a sottolineare l’importanza della formazione in tale direzione. La cultura della prevenzione, della correttezza e della legalità non può trovare solide fondamenta se prima non si opera una seria azione di informazione e sensibilizzazione, rivolta ad ogni singolo cittadino. E’ stato dunque questo il cuore propulsore del dibattito, una reale e soprattutto concreta possibilità di crescita e sviluppo territoriale.
Nell’ambito di questo tour di Campagna Amica, partito dal Trentino e diretto in Sicilia, in Campania l’incontro è avvenuto proprio nella città simbolo di Napoli. Un appuntamento che ha coinvolto tutti gli operatori e i responsabili delle imprese agricole, che hanno aderito a tale iniziativa. Ed è stata proprio la Coldiretti regionale ad affermare che “in un’epoca in cui la globalizzazione dell’economia porta a delocalizzare le produzioni e il dumping ambientale, sanitario e sociale spesso è la regola che crea situazioni di concorrenza distorta. I produttori di Campagna Amica, che credono e investono sul proprio territorio, sono un esempio virtuoso, che utilizza pratiche agronomiche compatibili con la tutela dell’ambiente e della biodiversità, rifiutano la semina di Ogm, impegnandosi a fare qualità a prezzi giusti e rappresentando un grande e importante patrimonio materiale ed immateriale per il nostro paese“.
Un’iniziativa dunque lodevole, tesa ad un miglioramento delle condizioni agrarie e soprattutto alla sensibilizzazione verso tutti i problemi che gravitano intorno ad esso. Gli aspetti che emergono sono tutti positivi e ora tocca solo a noi cittadini investire per avere una cultura agro-alimentare migliore, incentrata su innumerevoli benefici. Cambiare le nostre abitudini è un’arma fondamentale per poter vincere questa lotta tanto importante.


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