Virgin Records - 90918 - 5/88
- Eye of Fatima (Part One)
- Eye of Fatima (Part Two)
- O Death
- She Divines Water
- Devil Song
- One of These Days
- Turquoise Jewelry
- Waka
- Change Your Mind
- My Path Belated
- Never Go Back
- The Fool
- Tania
- Life Is Grand
Chris Pedersen subentra al batterista originale dopo la pubblicazione di “II&III” Il gruppo consolida, anche grazie a collaborazioni (con Eugene Chadburne, in primis) il proprio status di band di culto, Chris Molla lascia, e i Camper van Beethoven si trovano ad un bivio: o continuare a rimanere una band di culto (a metà anni ottanta, non era cosi facile), oppure tentare il grande salto con una major (Virgin) con tutti i rischi ed i vantaggi che questa scelta comportava. I nostri optano per il passaggio alla Virgin, i fan del gruppo considerano il disco troppo melodico dovuto ad una produzione forse troppo “pulita”, John Siegel abbandona il gruppo dopo l’uscita del disco in disaccordo con la direzione artistica intrapresa, ma nonostante questo possimo ribadire che “Our Beloved Revolutionary Sweetheart” è il completamento di un percorso artistico di una grande band degli anni ottanta.
La open track “Eye of Fatima” è uno dei brani migliori, un ottimo indie pop con influenze etno folk, nel testo è ancora presente il sense of humour ed il non sense dei Camper Van Beethoven di inizio carriera :
And I am the Eye of Fatima
on the wall of the motel room.
And cowboys on acid are like Egyptian cartoons.
And no one ever conquered Wyoming
from the left or from the right.
But you can stay in motel rooms and stay up all night
"O death" è un traditional in versione country, "She divines water" un grande brano pop con il violino di Siegel a dare un tocco Country, forse il suono della batteria è troppo anni ottanta, ma il brano è un ottimo esempio di quello che potremo definire country college rock. Il riff di chitarra chiaramente debitore al hardcore californiano è il punto di forza di "Devil song” un brano che più si ascolta e più piace, il cantato, quasi parlato è anche esso legato al hardcore punk . "One of these days" è forse uno dei pezzi più immediati con il suo ska folk, con il violino che raddoppia la melodia della voce, mentre lo stomp strumentale tra punk e musica etnica, “Waka" chiude il lato A. "Change my mind" canzone old style, con violino, banjo, timpano e fiati, mandolino e melodia bellissima, una delle tracce più originali del disco, il punk rock fa capolino in "My Path Belated". Uno dei miei brani preferiti è "Never go back” country rock con tanto di slide con una chitarra volutamente più ska, "Tania" (dedicata a Patricia Hearst, Tania era il nome di battaglia assunto dalla ricca ereditiera divenuta complice, dopo essere stata rapita, dell' Esercito di Liberazione Simbionese nel 1974) è un etno pop, forse oggi un pochino ingenuo, ma all' epoca trascinante. La melodica "Life is grand" chiude il disco; disco che ebbe un notevole successo, “Eye of Fatima” divenne una minor-hit della nascente MTV, notevole attenzione sdalla stampa musicale, ma come accennato prime tensioni che portarono all’abbandono di alcuni componenti del gruppo. Con il successivo Lp “Key Lime Pie” 1989, la band riuscì addirittura ad avere un brano in classifica con la cover “Matchstick of Picture man” cover degli Status Quo. Subito dopo la band si sciolse per riformarsi ad inizio anni duemila, l’ultimo disco pubblicato da i Camper Van Beethoven è “La costa Perdida” del 2013. Quotazioni disco : il vinile originale viene valutato da 20 ai 40 dollari.
Foto della label della mia copia in vinile di Virgin 90918