Il primo a parlare nella affollata sala stampa del “Giraud”, è il tecnico della Casertana Salvatore Campilongo, il cui avvento pare aver rigenerato i falchetti visto che con quella di oggi, sono tre le vittorie consecutive conquistate da Cruciani e company. L’ex allenatore dell’Ischia esordisce così: ”ci tenevamo troppo a conquistare i tre punti. Nel primo tempo avevamo il baricentro troppo basso e dunque abbiamo sofferto un po’ gli inserimenti dei loro centrocampisti. Al rientro negli spogliatoi, ho detto ai ragazzi che dovevamo assolutamente giocare più alti ed essere maggiormente aggressivi, poi Diakitè ha fatto una grande giocata e ci ha permesso così di rompere gli equilibri della gara. Credo che il nostro secondo goal ci abbia notevolmente facilitato le cose perché a quel punto la gara è cominciata ad essere in discesa”. Campilongo dedica dunque una riflessione al divieto di trasferta che ha colpito i sostenitori rossoblù: “Credo non sia stata una cosa giusta non far venire i nostri tifosi a Torre Annunziata. Sono sempre stato contrario alla tessera ed ai divieti perché secondo il mio punto di vista si ammazza sempre di più un calcio già penalizzato eccessivamente dalle dirette tv che stanno oramai svuotando gli stadi. Per tale motivo ci tengo a dedicare la vittoria ai nostri supporters”. Un ultimo passaggio infine,sul Savoia. L’allenatore campano prima di dare gli auguri a tutta la stampa presente, augurando anche che i bianchi possano raggiungere la salvezza,afferma: “Ho visto da vicino il Savoia contro la Lupa Roma. Penso che il vero problema di questa squadra sia soltanto psicologico, visto che possiede una rosa di qualità,composta da buoni calciatori”.
E’ la volta di uno dei grandi protagonisti della gara, l’ivoriano Diakitè, sicuramente il migliore in campo non solo per la grande giocata che ha rotto gli equilibri della gara ma anche per altre pregevoli giocati (su tutte il gran tiro dalla distanza che si è infranto sulla traversa): ”Ho visto che si era aperto un varco e ho deciso così di puntare di istinto la porta avversaria, ben sapendo che questa giocata era nelle mie corde”. Sull’azione che è culminata con la clamorosa traversa interna, l’attaccante africano afferma: ”i miei compagni che erano vicino alla porta, mi hanno detto che il pallone aveva varcato la linea”.