Campus infestati e quartieri abbandonati (ovvero: cosa bolle in pentola?)

Creato il 30 agosto 2014 da Joeundfreida @JoeUndFreida

Das Heidelberger Schloß, di Carl Philipp Fohr, 1815

Heidelberg è una cittadina universitaria del sud-ovest della Germania, vicino a Stoccarda. È famosa perché vi si trova l’Università più antica del territorio tedesco, fondata negli ultimi anni del 1300 da Roberto I di Wittelsbach, ma la sua storia risale ad insediamenti celtici e romani. Iniziato a costruire nel XIII secolo, il castello di Heidelberg fu particolarmente amato da Goethe – eppure sarebbe potuto scomparire del tutto, perché venne abbandonato dopo un disastroso incendio causato da un fulmine, nel 1764, e le sue pietre utilizzate per erigere i nuovi palazzi della cittadina in rapida crescita. Sembra che diversi cittadini abbiano riferito di strane voci e lamenti provenire appunto dal castello – forse i precedenti proprietari non erano tanto contenti di come stavano andando le cose, e alcuni di loro, incappucciati, sono stati visti passeggiare stizziti tra il castello e un vicino sito religioso.

Ma tant’è, ogni castello che si rispetti ha i suoi bravi fantasmi; lo stesso pare valere per i campus universitari, e Heidelberg non fa eccezione. Almeno due professori dell’università di Heidelberg furono vittime della deportazione nazista e morirono nei campi di concentramento. Ora, le aule in cui erano soliti tenere lezione sembrano essere dotate di misteriose lavagne che si cancellano da sole, e su cui vengono ritrovate strane scritte dopo essere state chiuse a chiave durante la notte.

Alte Aula nell’Università di Heidelberg. Foto di Stefan Kühn

Se però questo genere di manifestazioni possono essere opera di buontemponi di dubbio gusto, è un po’ più difficile spiegare come perfino gli onesti guardiani notturni abbiano potuto sentire una donna piangere nelle stanze della clinica universitaria – a meno che, certo, non si tratti di autosuggestione.

In genere, infatti, come dicevamo giusto qui, i luoghi che sono pensati per ospitare molte persone hanno un che di spaventoso quando sono vuoti e deserti. Proprio quello che succede a Kruunuvuori, città fantasma a est di Helsinki, la capitale della Finlandia. Concepita come una idilliaca comunità tra gli alberi, Kruunuvuori venne abbandonata dopo un cambio di proprietà nel 1955 e, ora, è silenziosa e immobile.

A questo punto, vi starete forse chiedendo dove si stia cercando di andare a parare con questo articolo. Si parla di università tedesche o di fantasmi? È una guida turistica o un elenco di posti abbandonati? Dovreste chiudere il Bloggo e Facebook e fare qualcosa di utile nel vostro pomeriggio?

Il fatto è che, come forse avrete notato, abbiamo di nuovo rallentato con la produzione degli articoli. Non ci siamo mica dimenticati di voi e delle promesse fatte a suo tempo, anzi, abbiamo dei buonissimi motivi per avervi lasciato temporaneamente da parte. Anzitutto, come sapete, Herr und Madame si dilettano anche di scrittura e, al momento, si stanno piccando di finire alcune cosine iniziate da troppo tempo; ma di questo avrete dettagliate notizie quando sarà il momento, perciò passiamo oltre.

La principale ragione della nostra minore presenza sul Bloggo è che siamo o saremo presto all’estero – e no, non parliamo di semplici vacanze estive, anche se al momento Herr Joe si sta godendo il pallido sole irlandese. Quello che c’è in ballo, insomma, sono due Erasmus: Madame vi scrive già da quel di Helsinki, dove rimarrà per nove mesi, e il suo caro compare sarà nello stesso periodo ad Heidelberg, per sei mesi.

Non temete, ci prenderemo cura di voi anche da così lontano.

Per esempio, Herr Joe avrà cura di passare per la piazza universitaria di Heidelberg nell’anniversario del rogo di libri nazista, per verificare se davvero si sente odore di fumo e pelle bruciata. O ancora, Madame potrebbe fare un reportage dal Night Visions Film Festival, il festival più grande e di lunga tradizione dedicato ai generi horror, fantasy, sci-fi e azione, e che viene organizzato proprio a Helsinki.

Banner del sito ufficiale del Night Vision Film Festival. Maggiori informazioni cliccando la foto

Sono in programma grandi classici come The Dunwich Horror, di Daniel Haller (1970) o Captain America II: Death too soon, di Ivan Nagy (1979), accanto a ultime uscite come Locke o Snowpiercer. In passato, il festival è stato teatro dell’anteprima finlandese di film molto conosciuti, come The Blair Witch Project, Memento e la trilogia di Matrix. Inoltre, gli organizzatori hanno un occhio di riguardo nel presentare al pubblico pellicole controverse come il documentario Jodorowsky’s Dune (Frank Pavich, 2013), che racconta il fallito tentativo del regista Alejandro Jodorowsky di trarre un film dal romanzo fantascientifico Dune, di Robert Herbert, o l’adattamento cinematografico del romanzo di Irvine Welsh, Filth, ad opera di Jon S. Baird.

E proprio legata a Irvine Welsh è una delle sorprese che abbiamo in serbo per voi. Vicini o lontani che siano i vostri Herr und Madame, il Bloggo non dorme mai! Stay tuned ;)


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