Ecco in che mani siamo. Una signora intelligente con un acume da fare invidia.
“Siamo preoccupati perché si tratta di una svendita, un’azienda importante svenduta ad un operatore telefonico straniero che è pieno di debiti, che è conflittuale rispetto agli asset sudamericani di Telecom – che invece erano un punto di profitto positivo – e soprattutto perché saremo l’unico Paese europeo che non ha più la proprietà della rete e non ha più una grande azienda di telecomunicazioni, che sono condizioni invece necessarie per l’innovazione, i sistemi informativi, l’agenda digitale, cose che ci verranno sottratte con il rischio di un impoverimento immediato di una nostra importante azienda e
con una prospettiva di ulteriore impoverimento per la tenuta competitiva per il nostro Paese”.
Amen.
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