Lunedì 19 Marzo 2012 12:15
Il cedro è un albero culturalmente ed economicamente importante nel sud-est dell'Alaska e in parte della Columbia Britannica. E' un'albero a crescita lenta che può raggiungere tra i 700 e i 1.200 anni di età. Un albero di grande importanza per i nativi dell'Alaska, che lo usano per costruire pagaie, maschere, piatti, oggetti e tessuti. Il suo legno è anche commercializzato per applicazioni di edilizia e nautica, grazie alla forte resistenza a insetti e agli agenti atmosferici.
Un nuovo rapporto diffuso dall'US Forest Research Service Stazione di Pacific Northwest, riassume 30 anni di ricerche e offre un quadro per una strategia di protezione dei cedri di Alaska.
• Le complesse cause del declino del cedro sono legate prevalentemente alla riduzione della precipitazione di neve, alle caratteristiche del sito, alla presenza di apparati radicali poco estesi in profondità, e quindi alla vulnerabilità delle radici alle basse temperature.
• I bassi livelli di neve e lo scarso drenaggio del suolo portano a un impatto talvolta letale sulle radici del cedro di Alaska. L'albero infatti cresce in prevalenza in terreni umidi, e la sua tendenza a generare radici poco profonde per accedere azoto in questi siti lo in primavera la quantità di neve è ridotta a causa del riscaldamento climatico.
• La salute di questo albero dipende da mutazioni nelle precipitazioni nevose, e quindi le metodologie di conservazione devono basarsi sui modelli di modifica della presenza nevosa sul territorio.
• Alcune risposte allo spostamento delle fasce climatiche potrebbero essere complesse e difficili da prevedere. Sarà necessaria una ricerca multidisciplinare per comprendere il vero ruolo del clima sulla salute del cedro, isolandoli da altri processi o dai cicli naturali in queste foreste.
Gli scienziati stanno lavorando con i partner nella regione per mettere a frutto queste nuove informazioni, sviluppando un quadro strategico di conservazione globale, nel contesto dei cambiamenti climatici.