Modifica legale che, nemmeno a dirlo, non piace ai settori omofobi e transfobici, come la Catholic Organization for Life and Family, legata alla chiesa cattolica canadese (per essere precisi, vede la Conferenza Episcopale Canadese tra i fondatori), che ha addotto come motivazione al rifiuto della nuova legge, il fatto che si va a introdurre l’ideologia di genere nel sistema legale del paese. Michelle Boulva, direttice dell’organizzazione, ha affermato che
Una cosa è impedire che alcune persone siano vittime di discriminazione – e questa è un bene – altra cosa molto distinta è utilizzare casi del tutto eccezionali per imporre nuove norme sociali. È inaccettabile. L’identità sessuale, la nostra mascolinità o femminilità, non è una costruzione sociale. È frutto della volontà di Dio ed è parte integrante di noi.
I gruppi omofobi e transfobici canadesi – il cui modo di manipolare l’opinione pubblica non è poi così diverso da quelli che vediamo usati qui da noi – hanno già battezzato questa norma come “la legge dei bagni”, prospettando uno scenario apocalittico in cui “uomini che dicono di sentirsi donne” possono entrare nei bagni delle femminucce e abusare delle bambine.
Sebbene il disegno di legge sia stato approvato dalla Camera dei Comuni, deve essere approvato dal Senato prima di diventare legge. Il problema è che nel Senato canadese – una camera che non è eletta a suffragio universale ma i cui membri vengono nominati dal Governatore Generale su proposta del Primo Ministro e restano in carica fino al compimento dei settantacinque anni – al momento attuale i conservatori costituiscono la maggioranza. D’altro canto è pur vero che non è abituale in Canada che il Senato blocchi leggi approvate dalla Camera dei Comuni ma, secondo gli osservatori, questa volta potrebbe anche accadere.
Fonte: http://www.queerblog.it/post/10364/canada-la-camera-dei-comuni-approva-una-legge-contro-la-discriminazione-delle-persone-transessuali
Vi abbraccio
Marco Michele Caserta