CRESPINA (PI)- Vuoi mettere una stanza con i muri che respirano “da soli”, debellando l’annoso problema dell’umidità. Con pareti prive di qualsiasi, ignota, sostanza chimica. Per non parlare dell’azzeramento delle bollette, riscaldamento in primis. La casa del futuro, quella che si coltiva e che si fabbrica in canapa, sbarca dal Nord Italia anche in provincia di Pisa. E fa subito breccia nel Cascinese e a Ponsacco dove partiranno, ad anno nuovo, le prime rivoluzionarie lottizzazione biocompatibili ad emissioni zero.«Il filone della neoedilizia, a base di un composto fatto da canapa e calce è già molto utilizzato in quei paesi dove l’attenzione all’ambiente è massima e i benefici edili sono innumerevoli», premette Massimiliano Vincentini, pisano di 35 anni che insieme all’architetto Paolo Caroli seguiranno i primi cantieri che presto si apriranno in zona, per conto dell’azienda lecchese Equilibrium, nata dall’intuizione di giovanissimi imprenditori che per primi hanno portato in Italia i prodotti biocomposti all natural. Ci saranno anche loro, insieme a Daniele Lombardo che è l’anima della società del Nord che si sta ampliando sul territorio, all’incontro di sabato a Cenaia centrato sui molteplici utilizzi della canapa. Quello nel settore dell’edilizia è uno. «In via Ceria a Cascina a anno nuovo avvieremo il cantiere, delle 5 ville in costruzione 4 sono già opzionate e in questo momento di crisi non è poco e abbiamo altri 8 appartamenti», continua Vincentini. Operazione canapa anche in via Vecchia Pontedera, a Ponsacco.«Andremo a riqualificare in calce e canapa uno scheletro in cemento armato».
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Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org