Nominato direttore nella Fonsai di proprietà della famiglia Ligresti, con uno stipendio di 1,2 milioni annui; il dott. Peluso dopo solo un anno di lavoro se ne è andato con una liquidazione di 3,6 milioni di euro (pari a circa 6 milioni di dollari). Mentre l'azienda andava a rotoli e da lì a poco scoppiava il noto scandalo.
Tale faraonica liquidazione era il frutto di una clausola contrattuale che viene inserita dai manager che cambiano azienda per tutelarsi o per non essere scaricati dopo un breve periodo durante il quale il loro know how è assorbito dalla nuova azienda.
In questo caso la clausola, alla luce dei fatti, non sembra sia stata inserita per garanzia, ma anzi quasi ad incoraggiare la rotazione di top manager di buona famiglia, che così possono sempre continuare a percepire premi e compensi vari. Essa infatti è prevista anche nel caso che il professionista si dimetta dall'incarico, cioè tanto per capirci il nostro lavoratore, assunto con uno stipendio di 1,2 milioni all'anno, ha diritto a 3 anni di liquidazione, non se viene licenziato inopinatamente e quindi a suo danno, ma anche se è lui, al verificarsi di determinati eventi, a scegliere di dimettersi.
Quale datore di lavoro farebbe mai un contratto simile? Io penso neanche se l'azienda fosse dello stesso padre del professionista si avrebbe un contratto così anomalo; infatti più che una collaborazione in questo contratto sembra essere preponderante l'incentivo ad abbandonare la stessa azienda.
Ora riflettiamo: come mai al figlio della ministro viene "regalata" la somma di 3,6 milioni oltre alla cifra di 1,2 milioni pattuita per un anno di lavoro?
La famiglia Ligresti ha inteso avvalersi della competenza, molto onerosa, del Dott. Peluso e poi lo ha ricompensato con il triplo dello stipendio purché se ne andasse, dimostrando quantomeno di essere sprovveduta, o è stato pagato al professionista qualche altra competenza? Magari l'appartenenza familiare.
Manzoni direbbe "ai posteri l'ardua sentenza", noi però più prosaicamente vorremmo dei chiarimenti su questa capacità che hanno alcuni manager "figli di" di avere emolumenti pari a certi protagonisti dei film di fantascienza: ricordate la serie "l'uomo da 6 milioni di dollari?"