Il lavoro, focalizzato sul cancro dello stomaco e sull’espressione della proteina pRb2/p130, clonata dallo stesso Giordano, è stato pubblicato sulla rivista Journal of Cellular Physiology.
I tumori, come è noto, sono caratterizzati da una crescita cellulare incontrollata, pertanto il loro sviluppo è favorito dalla perdita di funzione delle proteine che bloccano tale crescita.
«I risultati da noi ottenuti mostrano che la perdita di funzione della proteina pRb2/p130, già osservata in altre neoplasie, può avere un ruolo importante anche nel determinare il tumore dello stomaco. Studi futuri potrebbero chiarire se la delocalizzazione di pRb2/p130 possa risultare un fattore diagnostico per il carcinoma gastrico di istotipo diffuso», commenta la dottoressa Letizia Cito, ricercatrice dell’Istituto Tumori di Napoli F ondazione Pascale presso il CROM di Mercogliano e primo autore del lavoro.
«Nel nostro laboratorio stiamo esplorando nuove strategie terapeutiche volte a riattivare la funzione di onco soppressore di pRb2/p130. Questo studio contribuisce ad aggiungere gli adenocarcinomi gastrici alla lista dei tumori che potrebbero essere bersaglio di questi agenti e che stiamo sviluppando nella fase preclinica» ha concluso il Prof. Antonio Giordano.
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