Candida: anche gli uomini possono prenderla

Da Luialetto

Chi crede che la Candida sia un’infezione che colpisce solo le donne, si sbaglia. Anche se con minore frequenza la Candida interessa anche gli uomini, di qualsiasi età. Anzi, spesso sono proprio loro a trasmetterla alle loro partner. Va detto che i sintomi della Candida nell’uomo, a differenza che nelle donne, rimangono latenti per diverso tempo e in alcuni casi possono addirittura non manifestarsi, per cui il contagio può avvenire in maniera non intenzionale. Una volta “accettata” l’idea che non sono solo le donna ad essere esposte al rischio di Candida, sarebbe utile informarsi su quali siano le cause ed i fattori di rischio negli uomini.

Candida nell’uomo: di cosa si tratta

La Candida è un fungo che esiste normalmente sulla pelle umana, ma che in alcuni casi può prolificare fino a condurre ad un’infezione. Questa micosi si sviluppa soprattutto in ambiente caldi ed umidi, come la bocca ed i genitali. Le cause possono essere molteplici, da un indebolimento del sistema immunitario all’assunzione di antibiotici.

Candida nell’uomo: i sintomi

I sintomi della Candida nell’uomo includono gonfiore e dolore al pene, puntini rossi sul glande, prurito, macchie di essudato biancastro sul pene, desquamazione della pelle e bruciore durante la minzione. I sintomi possono estendersi anche alle arre circostanti, fino ad arrivare alle cosce, ai glutei e allo scroto.

Candida nell’uomo: come si cura

Se si ha un’infezione da Candida non occorre allarmarsi: la cura è più facile di quanto si immagini. Esistono due tipi di trattamento: quello topico e quello sistemico, più forte. Per il trattamento per via topica ci sono delle creme antimicotiche specifiche a base di clotrimazolo, econazolo, ketoconazolo o miconazolo, che vanno applicate 2 volte al giorno fino a che i sintomi non scompaiono del tutto. Per quanto riguarda i farmaci per via orale, che agiscono più velocemente, c’è ad esempio il Diflucan (fluconazolo) che va assunto in una singola dose. I miglioramenti si dovrebbero in questo caso riscontrare già dopo 2-3 giorni. È comunque sempre consigliabile, se si è in coppia, sottoporsi entrambi alla cura per non rischiare di contagiarsi a vicenda.



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