Affida al quotidiano Il Messaggero le sue lamentele. Per Cangemi i politici guadagnano poco, «Prima ne guadagnavano 12 mila»: tutt’altra storia.
«Netti mi arrivano 6.800 euro. Ma tenga conto che non ci pagano più il permesso della ztl, non ci sono altri soldi per la segreteria, se mi sposto nel Lazio lo faccio con la mia macchina a mie spese. (…) Prima ne guadagnavo 12mila. Tenga conto che dobbiamo contribuire alle spese delle sedi, al personale extra, ai collaboratori».
Il sindaco di Roma guadagna troppo poco, appena 5.200 euro. Allineare gli stipendi consiglieri a quello del sindaco del capoluogo è un affronto. Il giornalista chiede se sia giusto che da cinquantenne prenderà il vitalizio per aver fatto l’assessore esterno.
«Vogliono alzare l’età per incassare i vitalizi? Bene, però per tutti, anche per chi già lo prende, per gli ex consiglieri. E la Regione chieda indietro la differenza. Altrimenti è un’ingiustizia e ci sarà una pioggia di ricorsi. Se faremo questo, rinuncio al vitalizio. In caso contrario, è polverone. Ah, mi devono restituire ciò che era stato versato per il mio vitalizio», questa la risposta di Cangemini.